Christopher Nolan merita un plauso; per tutti noi ammiratori di Batman (personaggio della DC Comics del 1939 ...) vedere i precedenti film era una sofferenza.
Il regista, invece, ha disegnato una trilogia epica. E come ogni epica ha tramandato drammi veri (morte di attori, stragi) e personaggi indelebili (dopo il Joker tutti i cattivi dei film paiono barzellette, resiste solo Javier Bardem in "Non è una Paese per vecchi").
Il terzo capitolo di Batman (uscito ieri in Italia) è inferiore al secondo ma è una degna conclusione.
Nolan affossa il populismo di Occupy Wall Street, rende palpabile l'angoscia del popolo americano davanti alla crisi economica, rende nobile il decadentismo occidentale.
E soprattutto traduce l'anima di Batman alla perfezione, da sempre il "super-eroe" più complesso dell'Universo mitologico americano.
Bravo Bale, brava anche la "Catwoman" Anne Hathaway.
La scena finale lascia intravedere lo spiraglio per un quarto capitolo. Speriamo.
Dario Ujetto.