DOMANI
di Valentina Diana
Personaggi:
N novant’anni, nonna
F ventidue anni, la sua badante.
Gianni trent’anni(nipote della
nonna)
nonna)
Stanza : letto, lavandino, tavolo,
televisione, vaso, bacinella di plastica sotto il lavabo, spugna,
televisione, vaso, bacinella di plastica sotto il lavabo, spugna,
asciugamano, sedia a rotelle, poltrona,
valigetta sotto il letto. Odore di chiuso.
valigetta sotto il letto. Odore di chiuso.
N portami a casa.
F Sei a casa
N Portami nell’altra casa
F Non ci sono altre casa. C’è
questa. È casa tua. Altre case non ce ne sono
questa. È casa tua. Altre case non ce ne sono
N Ne ho anche un’altra?
F Dove
N Più bella.
F Come
N Che sia più mia.
F Non ce ne sono altre case. C’è
solo questa. Non ce ne sono altre.
solo questa. Non ce ne sono altre.
N Portami a casa.
F Guarda com’è bello qua. Non ti
piace?
piace?
N No.
F Guarda com’è bello. È bello no
N No. Non mi piace.
Non mi piace.
N Portami a casa.
Portami a casa domani.
F Non si può. Domani non si può.
N Voglio andare a casa.
F Non si può.
Guarda che bello qui.
Non ti piace?
N No.
F E' bello. C’è la vista.
Guarda la vista.
Non ti piace?
N No.
N Portami a casa.
F Domani.
N Adesso. Portami a casa adesso.
F Domani. Adesso non si può.
Guarda come si sta bene qui.
Non si sta bene?
N No.
F non stai bene?
Guarda come stai bene.
Stai benissimo.
N No.
F Stai bene. Guarda come stai bene.
N No.
F Portami a casa.
N No.
N Sai dove abito io?
F Abiti qua.
N Questa è la mia casa? Questa non è
la mia casa.
la mia casa.
F Questa è la tua casa. Abiti qua.
N Si?
No.
F Si.
N Mi credi fessa?
Mi credi fessa?
Mi credi fessa?
Portami a casa.
Guarda che ti denuncio eh.
Guarda che ti denuncio portami a
casa.
casa.
Puttana.
F Zitta.
N Troia.
F Buona.
N Vieni qua.
Dammi un bacino.
F Adesso.
N: Un bacino me lo dai?
F Dopo.
N piange
F Ssccchhh (rumore per dire stai
zitta)
zitta)
le porge un fazzoletto
N parla nel pianto
F Zitta.
N piagnucola
Domani mi porti?
F Si. Domani ti porto.
F Accende la tv. Accende
l’aspirapolvere.mette il telecomando in grembo a N.
l’aspirapolvere.mette il telecomando in grembo a N.
N guarda la TV
alza la Tvall'inverosimile col
telecomando
telecomando
Rumore di aspirapolvere e TV
F spegne l’aspirapolvere.
N Guarda la TV a volume altissimo.
F le toglie il telecomando e abbassa
la TV
la TV
N Tanto.Oramai.
F Non la senti?
N Eh?
F La senti, la senti
N Ache ora arrivano?
F Sono a lavorare, vengono domani.
N Domani?
F Si. Vengono domani. Sono a lavorare
oggi non possono, vengono domani.
oggi non possono, vengono domani.
N domani?
F domani, domani.
N Oggi?
F No, domani.
N Oggi non vengono?
F No, oggi sono a lavorare vengono
domani.
domani.
N Ah.
Vanno a lavorare.
Vengono domani vengono.
F Andiamo a lavarci
N Eh?
F A lavarci
N No.
F Si. Andiamo a lavarci.
N No no. Io sono stanca, non vedi.
Ci laviamo domani.
F No. ci laviamo adesso. Oggi, ci
laviamo.
laviamo.
N No. Domani. Ci laviamo domani.
Vengono domani, ci laviamo domani.
F No. Ci laviamo oggi.
Oggi ci laviamo.
N E domani?
F Domani anche. Ci laviamo oggi e anche
domani.
domani.
F spegne la TV. porta una bacinella
con acqua e una spugna, tiene un asciugamano sul braccio, la lava a
pezzi. La faccia, le braccia, il collo. Subito man mano che passa,
asciuga
con acqua e una spugna, tiene un asciugamano sul braccio, la lava a
pezzi. La faccia, le braccia, il collo. Subito man mano che passa,
asciuga
N Brava te.
F come se rispondesse ad un insulto
Brava te! (come dire : non brava io,
tu sei brava. Ma come se essere brava fosse un'offesa)
tu sei brava. Ma come se essere brava fosse un'offesa)
N Che giorno siamo?
F Venerdì
N Aaaaaaaah (come dire, perché non
me l'avevi detto prima)
me l'avevi detto prima)
Non era ieri venerdi?
F No. ieri era giovedì.
Oggi è venerdì.
N Domani?
F Domani è sabato.
N Ah be’.
F Domani.
N Sì.
(fatalmente) E' sabato domani.
sospira con rassegnazione, come se
non ci si potesse fare niente
non ci si potesse fare niente
Ebè.
F pulisce con lo straccio.
N sta ferma, guarda con lo sguardo
nel vuoto.
nel vuoto.
Silenzio.
F Continua a pulire.
N Domani andiamo a casa.
Suonano alla porta
F E’ Gianni
N fa segno come dire chi è ? con le
dita ravvicinate come se il nome che F le ha detto non le dicesse
nulla.
dita ravvicinate come se il nome che F le ha detto non le dicesse
nulla.
F Gianni. Tuo nipote.
N Non lo conosco.
F Adesso viene. Vedi che lo conosci. È
il tuo nipotino. (va ad aprire la porta)
il tuo nipotino. (va ad aprire la porta)
N fa segno come dire. Sei matta,
questa è scema, con il dito sulla tempia
questa è scema, con il dito sulla tempia
Gianni entra. Va da lei con un mazzo
di fiori.
di fiori.
Gianni: T i ho portato dei fiori.
N non prende i fiori. Gianni li
tiene in mano, in.imbarazzo.
tiene in mano, in.imbarazzo.
Gianni: Allora?
N fa il segno di prima a F come dire
chi è questo chi l'ha mai visto?
chi è questo chi l'ha mai visto?
F Scuote la testa.
N (finta tonta) Eh?
Gianni si siede, parla voce molto
alta. Allora, come andiamo! Si sta bene qua.
alta. Allora, come andiamo! Si sta bene qua.
N (sotto voce a F) Chi è ?
F (soffiato) Tuo nipote. Gianni. Lo
conosci dai che lo conosci.
conosci dai che lo conosci.
N (suono con la lingua come per dire :
NO)
NO)
Gianni: Sono Gianni, nonna. Gianni, il
figlio di tuo figlio.
figlio di tuo figlio.
N (teatrale, appunto, come se
sapesse che quella è la battuta che deve dire perché ci si aspetta
che la dica) Aaaaaaaah
sapesse che quella è la battuta che deve dire perché ci si aspetta
che la dica) Aaaaaaaah
Gianni: Come va? E’ bello qua?
N non risponde
Gianni (rispondendosi da solo) E’bello.
N rivolgendosi a Gianni gli dà
sempre del lei come a un estraneo, come per fare conversazione
sempre del lei come a un estraneo, come per fare conversazione
Quanti anni ha?
Gianni: Trenta, nonna.
N: (come se l'avesse sentita davvero
grossa) u già. Adesso.
grossa) u già. Adesso.
Gianni: Ne ho trenta, nonna.
L’altr’anno ne avevo ventinove. Ora ne ho trenta. Ne ho fatti
trenta, ti ricordi nonna?
L’altr’anno ne avevo ventinove. Ora ne ho trenta. Ne ho fatti
trenta, ti ricordi nonna?
( a F, guardandola come dire: glielo
dica lei, non è una balla)
dica lei, non è una balla)
Ne ho fatti trenta.
Per cambiare discorso
Stai bene qua?
N sospira
Gianni: E' pulito.
N prendendogli la mano,
sottovoce,con complicità a lui Ce li ha cinque euro?
sottovoce,con complicità a lui Ce li ha cinque euro?
Gianni: Eh
N fa segno di cinque con le dita,
con circospezione
con circospezione
Gianni: Perché
N Quella là (intendendo F) mi ruba.
F (fa finta di non aver sentito
niente)
niente)
N (questa volta gli da del tu) Me li
dai cinque euro?
dai cinque euro?
Gianni: imbarazzato, ficca la mano
in tasca e le da dieci euro
in tasca e le da dieci euro
Ho solo dieci
F (li prende, fa segno a lui di
stare zitto, di non dire niente come se gliel'avessero fatta , a
quella là)
stare zitto, di non dire niente come se gliel'avessero fatta , a
quella là)
F scuote la testa. Fa segno a
Gianni, imita il gesto di bere.
Gianni, imita il gesto di bere.
Dammeli a me. non puoi tenerli. Apri.
Glieli prende risoluta
F Ladra
N Non poi tenerli. Ti fa male. Lo sai,
te la detto il dottore. Ti fa male. Diventi scema.
te la detto il dottore. Ti fa male. Diventi scema.
F Sei tu la scema.
Puttana.
Gianni: (non li ha ancora posati e
non sa dove metterli) i fiori?
non sa dove metterli) i fiori?
F prende un vaso, ci mette i fiori
Ci penso io.
Ci penso io.
Gianni: genericamente, per
cominciare un discoroso qualsiasi, non sapendo come Allora?
cominciare un discoroso qualsiasi, non sapendo come Allora?
N Quella ladra. Mi ha preso i soldi. Ha
visto?
visto?
Gianni Poi te li dà.
F Quando me li dà? Mai!
Gianni: Domani nonna. Domani te li da’.
Che andate insieme al mercato e te li dà. Vero che glieli da’?
Che andate insieme al mercato e te li dà. Vero che glieli da’?
F sì. Domani glieli do’.
N guarda Gianni con diffidenza:
chi sei? Non ti conosco.
chi sei? Non ti conosco.
Gianni: Sono Gianni, figlio di tuo
figlio. Armando.
figlio. Armando.
F Viene Armando?
Quando viene Armando?
Gianni: Non lo so nonna
N Domani?
Gianni: Domani viene. Armando. Viene
con Rita. Te la ricordi Rita?
con Rita. Te la ricordi Rita?
N (silenzio, guarda F con aria
interlocutoria)
interlocutoria)
Gianni: La mia mamma. La moglie di
Armando. Te la ricordi Rita la mia mamma?
Armando. Te la ricordi Rita la mia mamma?
N Mah.(pausa, come dire qui sono tutti
scemi) No.
scemi) No.
F scuote la testa in segno di
disapprovazione.
disapprovazione.
N Viene domani Armando?
Gianni: (impaziente) io allora vado
adesso. Che s’è fatto tardi eh? Vado.
adesso. Che s’è fatto tardi eh? Vado.
N (nulla)
F (nulla)
Gianni: vado. Che poi, passo a
salutarti poi.
salutarti poi.
N: io vado.
Gianni: eh?
N: vado.
Vado.
F sì.
N io vado. vado a casa. (a Gianni)
Mi porti a casa?
Gianni (disorientato) Non (guarda F
come per cercare consiglio)
come per cercare consiglio)
N Sà. Preparami le cose, non ci sto
qui. Vado a casa. Hai sentito? Mi porta lui. Io non ci sto qui con
te.
qui. Vado a casa. Hai sentito? Mi porta lui. Io non ci sto qui con
te.
(piangendo poco)
Voglio andare a casa voglio andare.
Mi porti?
Gianni: non
Non so
Se si puo’
(a F) vuole andare a casa
F: non si puo’.
Bisogna star qua.
Hai sentito?
Bisogna star qua.
Lo capisci?
N preparami la borsa.
Dobbiamo andare.
A casa.
Mi porta lui.
Vero?
Gianni (guarda F)
F fa cenno di no
Gianni
Devo andare nonnina, non si fa tempo
andare a casa adesso.
andare a casa adesso.
Domani
Domani andiamo. ti porto a casa.
Tu ti prepari la borsa
Poi ti veniamo a prendere con papà la
Rita, andiamo tutti a casa.
Rita, andiamo tutti a casa.
N andiamo a casa tutti?
F saluta Gianni. Che deve andare,
nonna. E’ tardi.
nonna. E’ tardi.
N (fa segno con la mano)
Gianni (la bacia sulla fronte, saluta
F, se ne va)
F, se ne va)
Silenzio
Suona il cellulare di F, F accende la
televisione.
televisione.
N (fatalista) è andato.
F(in un cantuccio per cercare un posto
riservato)al telefono:
riservato)al telefono:
Si’. Non posso. Sono dalla nonna.
Siii.
Siii.
E tu?
Siii
Non so
Domani forse
Non so.
A ballare.
Seee
A casa no.
Se mi porti.
A casa no.
Ho detto così, è così.
Mi porti.
Dopo le otto.
Ora non posso no.
Da fare.
(a voce bassa)
No.
Occchei.
Perché
ho detto sì.
È di là.
Non posso ho detto.
No.
Dillo tu.
(Rumore di vetro rotto, il vaso)
Non posso adesso.
(mette via il telefono)
N è caduto da solo
F (le prende la testa tra le mani,
il gesto è violento ma subito controllato, trattenuto
il gesto è violento ma subito controllato, trattenuto
canticchia ma non tutte le parole,
la presa si ammorbidisce, come se
avesse rinunciato all'intento iniziale di farle davvero del male.
Cominciano a ballare insieme come un lento semplice
avesse rinunciato all'intento iniziale di farle davvero del male.
Cominciano a ballare insieme come un lento semplice
anche F canta, facendo solo lalala’,
e inserendo qualche parola anche se la canzone non la conosce. Se la
inventa divertita. Diventa una danza di loro due sole, per ragioni
diverse disperate )
e inserendo qualche parola anche se la canzone non la conosce. Se la
inventa divertita. Diventa una danza di loro due sole, per ragioni
diverse disperate )
(vedi Vinicio Capossela)
Che farò lontan da
Me pena dell’anima
Me pena dell’anima
Senza vederti senza avERTI né
guardarti
guardarti
Anche lontano NO NON SO dimenticarti
Anche se è ormai impossibì Nostro
amor
amor
Comè levare via profumo al fiore
COME TOGLIERE al….TO L’ARMONIA
Comè negar che ti amo vita mia
Come togliermi in petto questa passion
…..Che crudel destin ora ne viene
Ma che l’ombra ora ci prenda
Mi addolora
Il mio cuore mi dice …..
Seguirti ancora
E ………………..sopportar
Poter levar
Come impedir che corra …
Come negare che soffre il petto mio
Come levar dall’anima questa passione
(Continuano a ballare un po’ in
silenzio)
silenzio)
N andiamo?
F non si può
N prendere un bicchiere
F non si puo’.
N un goccetto. Tanto per dimenticare?
F non si puo’ dimenticare, non si
puo’ l’ha detto il dottore
puo’ l’ha detto il dottore
N non si puo’ dimenticare?
F no. Non si puo’.
N il dottore cosa dice?
F dice che
devi star brava
F dice che
devi star brava
N lo dice il dottore?
F si
pausa
N andiamo a casa?
F si.
N preparo la valigia?
F si.
F (la aiuta a mettere le cose, la
camicia da notte, poche altre cose nella valigia)
camicia da notte, poche altre cose nella valigia)
N c’è tutto lì? Lì dentro?
F si.
N andiamo a casa?
F sì.
F sì.
N vieni con me?
F si
N ce l’hai il fidanzato?
F che fidanzato?
N io ce l’ho il fidanzato?
F dove?
N (fa il gesto come dire
“chissà”, allargando le braccia al cielo
N (fa il gesto come dire
“chissà”, allargando le braccia al cielo
F come si chiama?
N Giacu
N Giacu
F beata te.
N si siede
F allora?
N scuote la testa
F andiamo?
N Dove?
F A passeggio, camminiamo e camminiamo
e camminiamo, un po’
e camminiamo, un po’
N scuote la testa
F prende un po’ di profumo se lo
mette e glielo mette dietro le orecchie
mette e glielo mette dietro le orecchie
In piedi
N allunga le labbra come per
baciarla da distante
baciarla da distante
F risponde al bacio, la solleva per
le braccia.
le braccia.
N La valigia
F prende la valigia
Escono
fine
