Sandra Hauser was born in Bad Aibling – Germany – in 1983. She is an emotional explorer, her art discovers today little emotions and turn them into light and pulse through aesthetic and thoughts. She walks in different media and darkness just like an equilibrist on a razor wire.
Sandra Hauser è nata a Bad Aibling – Germany – nel 1983. Lei è un’esploratrice emozionale, la sua arte scopre le piccole emozioni contemporanee e le trasforma in luce e pulsazioni attraverso una ricerca estetica e razionale. Si muove tra vari linguaggi, proprio come un’equilibrista su una lama di rasoio.
- SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT -
- DAS INTERVIEW IN DEUTSCH AM ENDE -
Sei cresciuta in Germania, sia come artista che come donna, quali sono i tuoi ricordi più forti/profondi?
Il teatro, quando le luci scendono e rimangono accesi solo pochi spot. Amo questo momento, è magico perché non sai mai quello che succede dopo. Il prato dietro la casa dove sono cresciuta. Sembrava infinito, anche se in realtà alla fine c’era una foresta fitta e scura. Ho sempre voluto correre velocissima fino al centro della foresta, ma non l’ho mai fatto. Il momento del passaggio dalla luce all’oscurità mi ha sempre spaventata, mi mette anche curiosità e un formicolio nello stomaco.
Andare da Monaco di Baviera a Roma è un lungo viaggio per un corpo, ancora più lungo per una mente e un’anima, vero? Perché Roma?
Per il mio corpo: più è la distanza più mi sembra di perdere peso, quindi fa bene farlo ogni tanto.
Per la mia mente e la mia anima: volevo sostentarmi solo con la mia arte, ho dovuto fare tagli accurati. Per vivere da sola devo guardarmi dall’esterno. Il teatro è molto più eccitante se lo guardi dalla platea, se sei in scena non puoi vederlo. Solo se sei il regista puoi interagire liberamente.
Roma: è una palcoscenico perfetto per una donna (e artista) melodrammatica come me. C’è oscurità, c’è cuore, c’è l’antico e una meravigliosa luce dorata che mi aiuta ad essere più leggera. L’ha scelta il mio stomaco, e sì, va benissimo, per il momento.
Usi diversi linguaggi, me li puoi descrivere uno ad uno?
Rapporti con gli esseri umani: sono i migliori per avere nuove emozioni e conoscere nuove storie, quindi per fare arte. Un materiale molto fertile, anche pericoloso però.
Video: mi piace che una luce che si muove possa raccontare una storia. Un materiale leggero può avere pesi specifici diversi attraverso la narrazione e le immagini.
Fotografia: è facile giocarci, e io adoro giocare. ideale per ingannare i sensi e dipingere con la luce.
Suono/Testo: puoi creare l’immagine che vuoi solo con la forza della mente, perfetti per creare emozioni e cose impossibili.
Performance: oh, how, c’è una persona vera! Scava più a fondo nella mente e nel cuore di tutti. Chi assiste alle performance poi è più incline all’introspezione, e ciò colpisce e turba.
Oscurità: quando ci entri il tuo cervello lavora in modo fisicamente diverso, apre istintivamente le porte dell’inconscio, perciò le persone diventano più sensibili alla ricezione di immagini che dovrebbero toccarle nel profondo.
Disegno: è come scrivere senza pensare. Lo odio e lo amo.
Quando hai scoperto per la prima volta che l’oscurità era parte della tua vita?
La primissima volta che sono entrata nella foresta.
Sai che direzione sta prendendo la tua arte?
Spero nei cuori e nelle teste delle persone, e nei musei.
Quale sarà il tuo prossimo progetto?
Il titolo del prossimo sarà Come costruire facilmente il tuo piccolo inferno emozionale. Sarà una video-performance. Piccole azioni che descrivono come entrare facilmente nel tuo inferno emozionale.
Poi realizzerò una installazione performativa nella quali le persone avranno il piacere di bere e ballare con me nel mio club dei cuori spaventati. Il tema principale è l’abbondanza di individualismo dei nostri tempi e delle suo conseguenze. Ci sarà un’overdose di Madame Hauser.
Nelle pause cerco di lavorare senza pensare. Disegno, faccio sculture e ogni tanto sposto le mie vecchie cose in un ordine nuovo.
L’artista deve soffrire per creare?
L’artista deve vivere per creare, e vivere è sempre anche sofferenza.
Gli alieni sono tra noi?
Amo E.T.. Voglio sposarlo. Lui a parte, è un peccato, ma non ci credo. Li abbiamo fatti noi, partono dalle nostre menti, credere in qualcosa del genere è troppo facile. Però mi piace molto che noi esseri umani abbiamo creato cose del genere in cui credere, come anche Dio e gli unicorni. Se devo credere in qualcosa preferisco gli unicorni.
You grow up in Germany, both as person and artist: what are your strongest/deepest memories?
Theatre, when the lights go down and only a few spotlights on again. I love this moment. It’s a magic one, because you never know what will happen next.
The meadow behind our house where I grown up. It seems to be endlessly wide, but in reality there was a dark, deep forest in the end. Always wanted to run fast and faster until the centre of the forest, but I never did it. The moment when you cross the border from light to darkness created always huge fear in me, but even curiosity and pins and needles in my stomach.
From Munich to Rome, it’s a long way for a body, even longer for your mind and soul, is it right? Why Rome?
For my body: While crossing long distances I have always the feeling that I lose weight, so it’s good to do that every once in a while.
For my mind and soul: I wanted to live only with my arts, so I had to cut with a sharp knife. To live completely myself, I had to look at me from a long distance. Theatre plays are much more exciting from the seat most far away from stage, if you are in the middle of the scene you can’t see it.
And you can only interact, if you are the director of the whole thing.
Rome: It’s the perfect stage for a melodramatic woman/artist like me.
There is darkness, there is heart, there are the old times and there is a wonderful golden light, that helps me to be more easily.
My stomach chose it. And yes it’s really right – for now.
You use different media, could you write a short definition in your own words of each media you used?
Relations with Human beings: Are best to use for new emotions and stories, so for me to do arts. A very fruitful material, but even dangerous.
Video: I love that moving light tells a story. It’s a very lightly material which can change into any different weight only with the story and it’s pictures.
Photography: It’s easy to play with and I adore playing. Works best for illusion and painting with light.
Sound/Text: You can create every picture you like only with the power of the mind. Good for creating emotions and impossible things.
And for sure I love to talk.
Performance: Oh wow, there’s a real human being! It reaches deeper into people minds and hearts. If they see one of them they are more accessible to think about themselves. And that hits and disturbs.
Darkness: Entering murk your brain has to physically work different. It instinctively opens the gate to your subconscious. So it’s perfect to get people more sensible for receiving emotions and pictures that are suppose to go deeper.
Darkness combined with performance is a wonderful mixture!
Drawing: It’s like writing without thinking. I love it and I hate it.
When did you know for the very first time that darkness is part of our lives?
When I entered the forest for the first time.
Do you have an idea of where your art is going?
I hope into people’s hearts and minds and into museums.
What is your next project?
The brand new one has the working title “How to built up easily your little emotional hell”. It will be a video-performance. Short actions which describe how to enter easily your own emotional hell.
Further a Performance-Installation in which the public will have the pleasure to drink and dance with me in my club of the frightened hearts. The main topic is the over-individualisation of our times and its consequences. Will be an overdose of Madame Hauser.
In the breaks I try to work without thinking. So I draw and sculpt and I organize my old objects new every once in a while.
The artist must suffer to create?
The artist must live to create and life is always even suffering.
Aliens are among us, do you believe?
I love ET. Want to marry him.
But apart from ET, it’s a pity, I can’t believe in aliens. We made them, so they start from our point of view and to believe in something like that it’s too easy. But I like a lot that we human beings create such pictures to believe, like even god or unicorns.
If I have to believe in something I prefer unicorns.
Sandra Hauser ist 1983 in Bad Aibling – Deutschland – geboren. Sie ist eine emotionale Forscherin, ihre Kunst entdeckt die kleinen zeitgenössischen Emotionen und transformiert sie in Licht und Pulsschläge durch eine ästhetische und rationale Recherche. Sie bewegt sich durch die verschiedenen Medien, gerade wie ein Seiltänzerin auf einer Rasierklinge.
Von München nach Rom ist es ein langer Weg für einen Körper und ein noch längerer für deinen Geist und deine Seele, ist es richtig? Warum Rom?
Für meine Körper:
Wenn ich lange Distanzen zurücklege habe ich immer das Gefühl Gewicht zu verlieren, also ist es gut das immer mal wieder zu tun.
Für meinen Geist und meine Seele:
Ich wollte ausschließlich mit meiner Kunst leben, also musste ich mit einem scharfen Messer schneiden. Um ganz mich selbst zu leben, musste ich mich von einer langen Distanz aus betrachten. Theaterstücke sind von dem Sitz, der am weitesten von der Bühne weg ist viel erfreulicher – wenn du in der Mitte der Szene bist kannst du sie nicht sehen. Und du kannst nur interagieren, wenn du der Regisseur des Ganzen bist.
Rom: Es ist die perfekte Bühne für eine melodramatische Frau/Künstlerin wie mich.
Da gibt es Dunkelheit, Herz, die guten alte Zeiten und ein wundervolles goldenes Licht, das mir hilft etwas leichter zu sein.
Mein Bauch hat es gewählt. Und ja es ist sehr richtig – für jetzt.
Du benutzt verschieden Medien, könntest du eine kurze Definition von jedem Medium, das du benutzt hast, in deinen eigenen Worten schreiben?
Beziehungen mit Menschen: Sind am besten für neue Emotionen und Geschichten, also für mich, um Kunst zu machen. Es ist ein äußerst ergiebiges Material, aber auch gefährlich.
Video: Ich liebe, dass bewegtes Licht eine Geschichte erzählt. Es ist ein sehr leichtes Material, dass sich in jedes Gewicht nur mit der Geschichte und deren Bildern verändern kann.
Fotografie: Es ist einfach damit zu spielen und ich bin verrückt nach Spielen. Funktioniert am besten für Illusion und Malerei mit Licht.
Sound/Text: Man kann nur mit der Kraft des Geistes jedes Bild erzeugen. Ist gut um Emotionen und unmögliche Sachen zu kreieren.
Performance: Oh wow – da ist ein echter Mensch! Es geht tiefer in den Geist und das Herz der Menschen. Wenn sie einen von sich sehen sind sie zugänglicher über sich selber nachzudenken. Und das trifft und stört.
Dunkelheit: Wenn man in die Dunkelheit eintritt muss das Gehirn automatisch physisch anders arbeiten. Es öffnet instinktiv das Tor zu deinem Unterbewusstsein. Es ist also perfekt, um Menschen sensibler zu bekommen für Emotionen und Bilder, die tiefer gehen sollen.
Dunkelheit kombiniert mit Performance ist eine wundervolle Mischung!
Zeichnen: Ist wie schreiben ohne zu denken. Ich liebe und hasse es.
Wann wusstest du zum ersten mal, dass Dunkelheit Teil von unserem Leben ist?
Als ich den Wald zum ersten mal betreten habe.
Hast du eine Idee wo deine Kunst mal hingehen wird?
Ich hoffe in die Geister und die Herzen der Menschen und in Museen.
Was ist dein nächstes Projekt?
Das Neueste hat den Arbeitstitel “How to built up easily your own little emotional hell”. Es wird eine Video-Performance. Kleine Aktionen die beschreiben, wie man einfach in die eigene emotionale Hölle eintritt.
Des weiteren eine Performance – Installation in der das Publikum die Freude haben wird mit mir in meinem club of the frightened hearts zu drinken und zu tanzen. Das Hauptthema ist die Über-Individualisierung unserer Zeit und ihre Konsequenzen. Es wird eine Überdosis von Madame Hauser sein.
In den Pausen versuche ich ohne zu denken zu arbeiten. Also zeichne ich und modelliere und immer mal wieder organisiere ich meine alten Objekte neu.
Der Künstler muss leiden um zu kreieren?
Der Künstler muss leben um zu kreieren, und das Leben ist immer auch Leiden.
Aliens sind unter uns, glaubst du?
Ich liebe ET. Ich will ihn heiraten.
Aber unabhängig von ET, es ist schade, aber ich kann nicht an Aliens glauben. Wir haben sie erschaffen, also starten sie von unserem Blickpunkt aus und an so etwas zu glauben ist zu einfach.
Abe ich mag sehr, dass Menschen sich solche Bilder erschaffen, um zu glauben, wie auch Gott oder Einhörner.
Wenn ich an etwas glauben muss, ziehe ich Einhörner vor.