Shoggoth!

Shoggoth (artwork di Zellegarm).

Shoggoth (artwork di Zellegarm).

Gli Antichi li avevano sempre controllati ipnoticamente, modellandone la robusta struttura plastica in vari organi e appendici temporanee, ma con il tempo gli shoggoth avevano imparato ad automodellarsi ed ad esercitare questa facoltà indipendentemente, imitando le forme già note per suggestione. A quanto pare avevano sviluppato un cervello più o meno stabile la cui autonomia e a volte ostinata capacità di volizione scimmiottava le istruzioni impartite dagli Antichi senza necessariamente obbedirvi. (…)
Si trattava, solitamente, di entità informi e fatte di una gelatina viscosa che ricordava un agglomerato di bolle; quando assumevano un aspetto vagamente sferico il diametro si aggirava sui cinque metri e più. In realtà cambiavano continuamente forma e dimensioni, ed erano in grado di sviluppare appendici temporanee e di formare quelli che sembravano organi della vista, dell’udito e della parola a imitazione dei loro padroni. (Le Montagne della Follia).

Gli Shoggoth sono tra i mostri alieni che più adoro, tra i tanti del bestiario inventato da H.P. Lovecraft.
Creati come schiavi dagli Antichi, immensi e virtualmente inarrestabili, gli Shoggoth si sono presto dimostrati di indole ribelle, difficili da controllare, e per questo pericolosissimi.

Essi compaiono dapprima ne Le Montagne della Follia, ma ricorrono poi (quasi sempre a livello di mere citazioni) in altri racconti, da La cosa sulla soglia a La maschera di Innsmouth.
Altri scrittori li hanno poi ripresi in opere non strettamente lovecraftiane. Penso soprattutto a Charles Stross e al suo A Colder War, dove gli Shoggoth vengono utilizzati come armi di distruzione di massa – una sorta di deterrenti atomici ambulanti.
A Colder War è un racconto che dovete assolutamente leggere anche se, ahimè, credo esista solo in inglese.
Lo trovate incluso in diverse raccolte, ma io vi consiglio New Cthulhu: The Recent Weird, pubblicato da Prime Books. Oltre al racconto di Stross troverete anche quelli di Neil Gaiman, di China Mieville, di Michael Marshall e molti altri. Il tutto a 5 euro scarsi.

shoggoth

Gli Shoggoth sono poi tra i villains della saga Monster Hunter di Larry Correia (e in particolare del volume 2: Vendetta) e della graphic novel War Cry, ispirata all’universo di The Dresden Files.
Mostri simili agli Shoggoth compaiono nella folle trilogia complottista The Illuminatus, di Robert Shea e Robert Anton Wilson. Una robina che spiriti candidi:

Malik, editore di una rivista controculturale americana, scopre involontariamente i progetti e le aspirazioni di alcune logge segrete e altre assurde organizzazioni che manipolano le sorti dell’intero globo. Si trova perciò coinvolto in guai molto, molto grossi. Tra droghe, sesso e violenza, sette magiche, manifestazioni politiche, perfidi sbirri e criminali idealisti, gruppi razzisti, città sommerse, delfini e filosofie cinesi, R. Shea e R.A. Wilson distillano tutto ciò che ci ha sempre sconcertato. Un vortice caleidoscopico di messaggi subliminali, un groviglio di cospirazioni e complotti che si sgretolano e si ricompongono senza intervalli in una spietata critica a ogni forma di potere esistente. (Dalla sinossi dell’edizione italiana per Shake Editore)

In effetti in un gioiellino così, gli Shoggoth (che non vengono mai chiamati col loro nome) ci stanno come le classiche ciliegine sulla torta.

illuminati


 

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