“La casa è dove si trova il cuore” (Plinio il Vecchio). E la casa è dove è andata Silvia Argiolas per sviluppare un progetto intimo e personale condiviso con i ragazzi che vivono a Villa Ratti. Everything that I have within (Tutto ciò che ho dentro), questo il titolo di un lavoro non semplice svolto in tre giorni in cui la pittrice sarda ha seguito i ragazzi nei loro luoghi più intimi della casa, chiedendo loro di cercare di mettersi a nudo, iniziando da piccolo passi … Il primo step era il luogo da scegliere all’interno della Villa dove vivono per farsi fotografare dall’artista. Silvia ha infatti ritratto la maggior parte dei ragazzi in luoghi, angoli della casa, camere, dove i soggetti più si sentivano a loro agio. Dunque lo scatto fotografico seguito poi dal secondo step, il disegno. L’Argiolas ha chiesto infatti ai ragazzi di disegnare su fogli o piccole tele quello che vedevano rappresentato nella fotografia, senza sforzare sul risultato. Lo scopo era quello di esternare dettagli, pensieri, piccole o grandi sofferenze, sopra un supporto anomalo per loro, diverso dal solito, quello appunto dell’immagine. E cosi, pian piano, attraverso uno scambio reciproco di intenti tra l’artista e i ragazzi, è nata una profonda interazione, e un profondo rispetto.
Qualche passo indietro. A ottobre 2012 è stata realizzata un’asta benefica dall’associazione no-profit il Volo onlus, associazione guidata da Paolo Colonna con lo scopo di aiutare, all’interno di una Comunità presso Villa Ratti di Monticello Brianza, giovani ragazzi con problemi definiti borderline a seguito di traumi vissuti.
L’asta era a sfondo artistico. Hanno partecipato, donando delle opere, ben 40 artisti di diverse generazioni, con l’aggiunta di 10 opere firmate dai ragazzi del Volo. Le opere sono state tutte vendute, l’asta, ospitata dalla Provincia di Milano presso Palazzo Isimbardi, ha dunque avuto un grande successo e soprattutto un ottimo riscontro umano tra alcuni artisti e i ragazzi della comunità.
Da qui è nato un ulteriore sviluppo: l’idea di far lavorare alcuni artisti all’interno della comunità del Volo, interagendo con i ragazzi, insegnando loro a lavorare sopra dei progetti specifici. Uno scambio tra gli artisti e i ragazzi della Villa.
I primi artisti a partecipare con un progetto definito sono stati i pittori Giulio Zanet e Linda Carrara, attraverso un lavoro incentrato sul paesaggio.
Dopo di loro Silvia Argiolas e Giuliano Sale sono stati gli altri ospiti della Villa. Giuliano come accompagnatore, mentre Silvia è rimasta a condividere giorno e notte la casa con i ragazzi, per sviluppare un progetto pensato da tempo, e sviscerato come lavoro fondamentale del suo percorso d’artista, con risvolti umani che sono risultati più importanti rispetto a quello che l’artista aveva immaginato. Villa Ratti è stata un’esperienza fondante e di grande rilievo anche per lei. Il suo lavoro ad hoc sul ritratto, e di conseguenza su alcuni sentimenti latenti di ogni abitante della casa, ha fatto crescere la voglia di interagire con i ragazzi, sia a livello umano, sia esplorando le loro potenzialità creative e perché no, pittoriche. La prima fase del lavoro ha come base una documentazione fotografica. Le fotografie scattate dall’Argiolas sono documento importante. Una fotografia/ritratto all’interno del luogo preferito della Villa in cui vivono, (un luogo, un angolo a scelta della Villa scelto dai ragazzi dove “possano sentirsi vivi, felici”, secondo le parole di Silvia, proprio per mettere a proprio agio il soggetto, scegliendo una sorta di “nido”). Una volta sviluppate la fotografie, Silvia ha fatto lavorare i ragazzi partendo proprio da queste, per poi realizzare un proprio ritratto, sviluppando una nuova visione dell’io, oppure lavorando sopra la foto stessa, oppure giocando sull’assenza della figura. Insomma mostrare se stessi in qualunque maniera e mezzo i ragazzi vogliano scegliere.
Libertà, creatività e umanità. Che l’Argiolas ha saputo unire con umano amore e una profonda passione che ha condiviso coi ragazzi per tre giorni. Un’esperienza importante, che ha lasciato dei segni in entrambi i punti di vista.