BOB SINCLAIR A TORINO

 
Che differenza c’è tra suonare nei club in cui è cresciuto e farlo nelle grandi strutture nate per lo sport?
«Non conta tanto dove suoni ma per chi suoni, è una questione di feeling che ricevi dalla folla. Chiaro che per ciascuno di noi dj ci sono club che rimangono speciali, ma alla fine della serata la differenza la fanno le persone con cui hai interagito».

Il suo è un dj set o un live?
«Il mio show è un dj set, però per certi versi concepito come un live. Nel senso che ho tutti i miei cd, ma non so mai a monte cosa suonerò, dipende sempre dal feeling che sento arrivare dalla gente quando prendo posto al mixer. È l’audience a darmi l’ispirazione, a dirmi cosa è meglio che io suoni per chi c’è sotto il palco».

Il remix di Raffaella Carrà, l’apparizione nel film dei Vanzina: l’Italia sta diventando la sua seconda patria?
«Ho sempre avuto un affetto particolare per il vostro paese. Mi piace tutto: il cibo, la moda, le donne, che a mio parere sono le più belle del mondo. In più sono sempre stato appassionato di disco music italiana e in generale della vostra musica dagli Anni Sessanta agli Anni Ottanta. Quando per la prima volta ho ascoltato "A far l’amore comincia tu" di Raffaella ho subito perso la testa per la melodia e per il ritmo e deciso che avremmo fatto qualcosa insieme. Insomma, quando vengo in Italia mi sento davvero a casa».

Torino è una capitale europea della club culture: ha mai avuto a che fare con la nostra città?
«No, e non vedo l’ora. Sono felice di venire a conoscere questa realtà di cui ho sentito parlare, e sono sicuro che sarà una serata molto divertente. Se poi la sala sarà piena di gente che ha dimestichezza con il clubbing ancora meglio».


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