Cinquetracce - Ravenna 2019

Cinquetracce ravenna

L'integrazione e l'interculturalità, il conflitto e le contraddizioni, le relazioni e il rapporto con l'uomo e l'ambiente, la creatività e l'innovazione, la trasformazione e il fare insieme sono alcuni dei temi rilevanti che saranno affrontati nel corso della manifestazione, attraverso dibattiti e performances legati alle esperienze locali, ma allo stesso tempo di respiro internazionale. Artisti, scrittori, filosofi, musicisti incontreranno la città per sviluppare assieme visioni, idee, progettualità, in una parola "tracce" per la Ravenna del futuro".

 

PROGRAMMA:

3 novembre, Teatro Alighieri, via Mariani 2, ore 16.45

Saluti di Fabrizio Matteucci e Sergio Zavoli

Di soglia in soglia

con HANIF KUREISHI

Testimonianze di Alberto Brunelli, Luigi Dadina, Luca Dubbini, Andrea Gnassi, Massimo Montanari, Tania Noanda Moroni, Paola Resta, Enzo Tramontani
Contributi di Apolide, Gianluca Costantini, Lato Oscuro feat Henri Sharra e Franck Viderot
coordina Tahar Lamri

Nessuna cultura può restare senza comunicare. Nessuno può vivere senza condividere le proprie esperienze, visioni, sentimenti e punti di vista.
Con la convinzione di sperimentare l’interminabile nell’essere umano dalle rispettive posizioni, di condividere ciò che appartiene a ciascuno, creando uno spazio comune, frutto della creatività umana, uno spazio del vero pluralismo, della pace e della crescita della società civile in un processo di riconoscimento reciproco, di un dialogo innervato in esperienze effettive di cultura, di saperi che si sono trasmessi e poi diversamente sviluppati, di lavoro concreto sulle tracce di un passato ancora vivo nell’incontro e nella convivialità.

5 novembre – Casa Melandri, Sala D'Attorre, ore 10.30

ospite europeo PHIL WOOD

 

12 novembre, Palazzo dei Congressi, Largo Firenze, ore 16.45

La danza dei contrari

con MARC AUGE'

Testimonianze di Alberto Bucci, Luigi De Angelis, Marco Garoni, Chiara Guidi, Chiara Lagani, Alessandro Pontremoli, Rocco Ronchi, Daniele Torcellini
Contributi di Carlo Lucarelli, Adriano Zanni
Ospite europeo TREVOR DAVIES
Coordina Lorenzo Donati

Nella società in cui viviamo vige il credo delle infinite libertà personali, che rischia di far perdere di vista l'idea di un qualsiasi principio orientativo. Anche per questo, si creano famiglie di appartenenza in cui importa primariamente la difesa della propria presunta identità, svilendo il confronto con un “altro” che è sempre più vissuto con indifferenza o come minaccia. L'arte si muove invece per vocazione nei territori della polisemia, pur preservando il valore verticale della visione. Possono la cultura e l'arte divenire dei fari in cui l'incontro fra istanze differenti non generi esclusione, ma sia portatore di un conflitto che costruisce?

 

19 novembre, Artificerie Almagià, via Magazzini Anteriori, ore 16.45

Verso il mare aperto

con Predrag Matvejević
Testimonianze di Alessandro Aresu, Fabio Fiori, Gustavo Gozzi, Arsenjie Jovanovic, Svetlana Lomeva, Giuseppe Parrello
Contributi di Antonio Marchetti, Osservatorio Fotografico
Ospite Europeo NELE HERTLING
Coordina Franco Masotti

Ravenna e il mare, ovvero un rapporto assai ondivago che percorre la storia di una città che era sì marittima, e comunque città d’acqua, ma che ha fatto del prosciugamento l’epopea del suo territorio. Un tema che si fa meta e che in un groviglio di rotte possibili e impossibili verrà variamente scandagliato e declinato in un piccolo cabotaggio ove si navigherà tra parole, immagini e suoni pescando qua e là idee e suggestioni per la candidatura, tra mitologie e storie contemporanee, miraggi e realtà, visioni interiori e imaginary landscapes, figure e metafore.

 

26 novembre, Teatro Rasi, via di Roma 39, ore 16.45

Immaginare l'immaginario

con IRENE TINAGLI

Testimonianze di Giovanni Boccia Artieri, Monica Francia, Raffaele Iosa, Barbara Longiardi, Paolo Lucchi, Marco Martinelli
Contributi di Alessandra Dragoni, Coro Mordani, Non Scuola
Ospite Europeo ULRICH FUCHS
coordina Marianna Panebarco

Quanto incide la cultura oggi nello sviluppo di un territorio? Quali le visioni dei ravennati, piccoli e grandi, per il futuro? Come costruire un percorso collettivo verso il 2019? Immaginare l'Immaginario è un tema necessario e complesso, con mille sfaccettature: innovazione e creatività, futuro tecnologico, utopie politiche, visioni contemporanee e i giovanissimi "cuori pensanti", un tema al quale subito abbiamo voluto accostare riflessioni economiche e sociali, affinché questo immaginario (che stiamo già immaginando insieme) possa crescere in un tessuto cittadino ricco e aperto al nuovo.

 

3 dicembre, Teatro Socjale di Piangipane, via Piangipane 153 , ore 16.45

Trasformo, dunque siamo

con STEFANO BOERI

Testimonianze di Marco Valerio Amico, Roberto Balzani, Lorenzo Cottignoli, Stefania Pelloni, Elsa Signorino, Matteo Zauli
Contributi di Blu/Ericailcane
Ospite europeo Hanns-Dietrich Schmidt
coordina Andrea Baravelli

Siamo ancora la terra del vivere e dell’agire collettivo? Nel passato tale carattere si è rivelato decisivo, consentendo di immaginare nuove vocazioni e permettendo l’edificazione di un territorio peculiare; uno spazio comune regolato da dinamiche attente alla misura umana. Apparentemente tutto sembra oggi più confuso, travolto dalla complessità dei processi e dall’astrattezza delle possibili soluzioni. Eppure è proprio guardando al passato, ridando valore a quell’antico retaggio collettivo, che possiamo riappropriarci del futuro. Nel segno della cultura, dell’identità quale processo acquisitivo e partecipativo. Chi ha pensato questa occasione di riflessione ha inteso muovere il primo passo, ai cives di Ravenna e della Romagna tocca ora fare il prossimo. Insieme, secondo la lezione di chi ci ha preceduto…

 

http://www.ravenna2019.it

 

 

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