Saturday morning sketch:
Give HATE a chance, but don't forget to roll up your shirt sleeves!
L'odio come motore per il cambiamento, un odio creativo, un odio immenso, che porta sconquasso e convulsioni in chi galleggia pacifico nell'inerzia dello status quo.
Bandite le perifrasi tipiche della politichetta spicciola, quali: "rimbocchiamoci le maniche!", "manifestiamo per i problemi che abbiamo a cuore!", "facciamo raccolte di firme e petizioni, palloncini colorati, bandierine e tweetiamo i nostri bisogni"...ciò che serve è un profondo odio, l'ardore irrefrenabile, la ferma risoluzione di discostarsi da tutto ciò che è protesta inerte e da tutto quello che ci obbligano a fare. Partiamo dalle nostre giornate tipo per rivoluzionare il mondo. Non abbassiamoci per far poggiare i piedi sulla nostra schiena a chi ci vuole usare. Rivendichiamo il nostro tempo, la nostra felicità e la nostra totale autonomia.
In conclusione una citazione è d'obbligo:
"Da cosa è stata caratterizzata tutta questa mia produzione, in maniera assolutamente schematica e semplicistica? È stata caratterizzata prima di tutto da un mio istintivo e profondo odio contro lo stato in cui vivo. Dico proprio "stato": E intendo dire "stato di cose" e "Stato" nel senso proprio politico della parola". Pier Paolo Pasolini