Giovane, bella, ricca, curiosa e appassionata arriva a Roma proprio nel 1968, lasciando la sua Capri e Napoli.
Stufa della vita della gioventù dorata, nel fervore artistico e intellettuale romano del tempo la Lonardi trova amici come Mario Schifano, Tano Festa, Carlo Giulio Argan, Maurizio Calvesi, Gino Marotta, Aberto Moravia e molti altri grandi. Molti altri tra cui Achille Bonito Oliva, con cui instaura un rapporto di profonda stima reciproca segnata da un inevitabile ed estremamente proficuo scontro-scambio di sensibilità e idee. La Lonardi non era una studiosa d’arte ma la imparava vivendola, da appassionata e trasgressiva collezionista, stando in contatto diretto con gli artisti.