ITALIANI A NY - ARMORY SHOW E FRIEZE

Tratto da Exibart.
Massimo de Carlo
di Milano e Continua di San Gimignano sono le uniche due gallerie
italiane che hanno scelto di fare entrambe le super fiere della Grande
Mela. 
Ne parliamo con Oda Albera, direttrice della galleria Massimo De
Carlo. 
Avete scelto di fare la nuova Frieze perché non credete più tanto nell'Armory?
«No, l'Armory ci è andata molto bene, praticamente abbiamo venduto
tutto quello che avevamo portato: Rudolf Stingel, Matthew Monahan,
Boetti, Piotr Uklanski, Nate Lowman. E' anche vero che l'Armory è sempre
meno una fiera di altissimo livello». 
Quindi meglio Frieze?
«I nostri collezionisti sono soprattutto americani e quindi il
nostro mercato primario è americano e non possiamo non esserci. Frieze è
una fiera molto costosa, del resto si porta dietro tutto il background
di Londra e serve anche a mantenere buoni rapporti con questa città».
E voi che cosa porterete a Frieze?
«Sicuramente un lavoro di Massimo Bartolini, quello che avevamo in
mostra in galleria a Milano l'autunno scorso. Sarà una forte presenza
italiana. Sugli altri dobbiamo decidere, ma saranno per lo più
americani».
Perché non avete scelto Independent, che si conferma come la fiera più interessante di New York e dove si vende pure?
«Sappiamo che le vendite vanno bene, ma Independent non è il nostro target».


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