Aurora Spinosa: Ricerca artistica e arteterapia, un territorio da sondare senza generalizzare.

Laureata  a Napoli presso l’Università Federico II dove ha anche conseguito il diploma di perfezionamento in Storia dell’Arte.
Aurora Spinosa è attualmente direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ricopre anche il ruolo di curatrice della Galleria dell’Accademia e dell’Archivio storico dell’Accademia.
I suoi studi si sono focalizzati in particolare sulla storia delle arti figurative a Napoli tra Seicento e Novecento e ha  curato numerose mostre  su artisti contemporanei.
Ha collaborato con articoli vari alle riviste  Antiques-Casa, Vougue, FMR, Gazzetta Antiquaria, alla nuova edizione di “Napoli Sacra” (ED.De Rosa).  Interessata alle tematiche riguardanti il ruolo della donna della società e nelle arti, ha organizzato varie rassegne di artiste napoletane e di giovani artisti formatisi nell’Accademia di Belle Arti.
Ha conseguito il titolo consellor presso l’Istituto di Gestalt e Analisi Transazionale di Napoli e ha seguito il percorso di SAT con Claudio Naranjo. Da anni segue, attraverso seminari e conferenze, la tematica relativa alla lettura delle opere d’arte come conoscenza di se stessi e come medium per lo sviluppo della creatività della creatività.

 

Aurora Spinosa: Ricerca artistica e arteterapia, un territorio da sondare senza generalizzare.

Partiamo dalle tue ricerche e connessioni tra i processi del fare artistico e l'arteterapia, nell'ambito degli "addetti ai lavori" la ricerca linguistica di un artista "libero professionista" e l'arteterapia sono due linee parallele destinate a non incontrarsi, sappiamo che non è così, in fondo la storia dell'arte contemporanea se per convenzione la facciamo partire dalla Rivoluzione industriale, nasce proprio dal punto di collimazione tra la ricerca dell'artista che affrontava nuove problematiche sociali, culturali e storiche e una pulsione passionale talvolta anche destabilizzante per il suo lavoro che diventava quasi un rifugio terapeutico, sbaglio?

 

Credo che sovrapporre totalmente l’arte e la relazione d’aiuto non aiuti a comprendere le relazioni che possono esserci tra questi due campi della ricerca umana.

Mi sembra che così facendo svaluti le conoscenze, i saperi e le esperienze specifiche di chi ricerca nel campo della relazione d’aiuto. Che questi due campi di ricerca abbiano importanti punti in comune e numerosi concetti su cui dialogare è assolutamente vero ma non consente, al momento, ed allo stato attuale delle conoscenze, di renderli indistinti e sovrapponibili.

Come mai nell'immaginario specialistico e Accademico, la ricerca del linguaggio artistico e l'arteterapia sembrano essere scisse e indistinte?

Ti faccio un esempio personale, io ancora oggi non so se in Accademia abbia imparato a coltivare con l'arte e i suoi linguaggi (divenuti poi il mio linguaggio), una relazione di ricerca specializzata o più semplicemente arteteraupetica, probabilmente ho fatto e faccio entrambe le cose, ma quello che vorrei farti puntualizzare è come mai si ragiona così poco sui legami e i limiti tra la libera ricerca artistica e l'arteterapia?

Il sistema dell'arte per come lo conosciamo oggi e l'arteterapia come scienza in fondo muovono entrambe dalla rivoluzione industriale, possibile che nessuno storico e nessun artista si sia soffermato seriamente su questo aspetto? 

Territorio di confine troppo arduo da affrontare?

E’ evidente che nell’esperienza di una singola persona il momento della “cura” e quello della ricerca artistica possano coincidere, ma non sempre e comunque.
E’ proprio studiando ed acquisendo nuove conoscenze su come possa succedere questa coincidenza, su quali siano gli “ingredienti” necessari a rendere possibile questa esperienza, che sarà possibile estendere a molte persone l’accesso alla cura attraverso l’arte.

 

Parlami un poco della didascalia che accompagna il tuo contributo formativo nel corso di formazione per arteterapeuti, "arte e relazione d'aiuto", ti riferisci anche alla sensibilità dello spettatore?

Un ultima cosa, perché non "arte è relazione d'aiuto"?

Non credo che operando una generalizzazione troppo semplificativa sia possibile ottenere questo risultato.
Necessario approfondire e chiarire l’argomento, resto a disposizione tua e della redazione per lo sviluppo di questa ricerca...

 

Il Link del progetto di ricerca per chi volesse saperne di più: http://www.artiterapeutiche.it/index.html

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Mimmo Di Caterino

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