Inaugurerà sabato 2 dicembre alle ore 20:00, presso la sede del WSP photography, la mostra fotografica dei lavori realizzati durante l’edizione 2017 del laboratorio avanzato di reportage con Fausto Podavini. La mostra presenta una selezione di ciascun lavoro e, in occasione dell’inaugurazione, gli autori racconteranno i loro progetti e proietteranno i multimediali realizzati duranti il corso.
Di seguito l’elenco degli autori e dei lavori in mostra:
Il cerchio danzante di Michela Angiolillo
Tenersi per mano, in cerchio e danzare sulle note di antiche danze popolari di luoghi remoti e lontani è un’esplosione di energia positiva, una sorta di gioiosa terapia, che ti mantiene vitale e non ti fa mollare mai. Si crea così un legame molto forte tra le persone che seguono questi corsi di ballo. In cerchio le proprie emozioni si esprimono con gli altri, ci si sente una sola cosa e nasce una vera e profonda amicizia. Ecco che non si è più solo compagni di corso ma parte di una grande famiglia.
Andreino di Emanuele Artenio
Perché Andreino? forse perché a primo impatto, appare debole ed indifeso, legato su quella sedia a rotelle, per evitare che i movimenti inconsulti della tetraparesi spastica lo facciano cadere. Ma le sue urla, le vene del collo gonfie, quelle dita serrate sul suo cronometro lasciano intravedere molto altro, una forza, uno spirito, una carica che quasi fanno sparire quella carrozzina.
Danze Emozioni Amicizie di Luciano Bistoni
Sviluppare i rapporti umani senza competizione tra le persone, superare le difficoltà della vita, i blocchi personali e la timidezza, generare emozioni ed effetti positivi. Questo può fare la danza. Danzare è comunicare, divertirsi, giocare. Danzare ha una valenza, non solo artistica, ma anche educativa e formativa. La danza popolare è un’esperienza di controllo dell’impulsività e di collaborazione. La danza in cerchio è la massima condivisione dello spazio.
Rosa Forza di Pierfrancesco Borgatti
Le Florence Dragon Lady sono una squadra composta da donne operate di tumore al seno la cui attività principale è la pratica del Dragon Boat, una disciplina sportiva ottima come strumento per la riabilitazione psicofisica.
Walking in Utopia di Valentina Colavolpe
La Città dell’Utopia è un centro sociale del quartiere San Paolo di Roma che affronta i principali temi legati ad un nuovo modello di sviluppo locale e globale che sia equilibrato, sostenibile, giusto. Ma non è solo questo. La Città dell’Utopia è soprattutto "Un Percorso” alimentato da valori come amore, dedizione, condivisione, fratellanza e accoglienza. Il progetto illustra il casale attraverso le figure di Silvio, suo coordinatore e di Yana, giovane SVE giunta dall'Ucraina. Questo scambio intergenerazionale tra esperienza e innovazione ha permesso a Silvio di rivedere in Yana se stesso, anni prima.
Silenzio e vibrazioni di Liliana Curtilli
In Italia ci sono circa 92 mila sordi profondi prelinguali. La sordità è una patologia invisibile che innalza muri e barriere. Sorprende che molti sordi non sappiano né leggere né scrivere, ma la nostra cultura passa attraverso il linguaggio ed i sordi vivono avvolti nel silenzio o nei rumori che non riescono a decifrare. La sordità è un filtro che si frappone nelle relazioni con l’esterno. Esterno che per i sordi siamo noi udenti.
Los Adoquines de Spartaco di Monica Del Duca
A Roma, un gruppo di ragazzi, i Los Adoquines de Spartaco, vestiti con abiti e trucchi sgargianti, al ritmo di grandi strumenti a percussione, durante eventi sociali e manifestazioni, esprimono il proprio pensiero e manifestano il proprio dissenso. Ciò che caratterizza i componenti di questo movimento Murghero è una grande energia, complicità e alcune volte “l’animo gentile di un bambino” che incanta chiunque si fermi ad osservarli.
Barikamà - In between di Teresa Leone
Barikamà nella lingua del Mali, il bambarà, vuol dire resilienza. Barikamà è la storia di ragazzi subsahariani arrivati in Italia per cercare una vita migliore e che si sono invece ritrovati ad essere sfruttati, come braccianti agricoli, nelle campagne del sud. Barikamà è il nome della cooperativa, creata nel 2011, che produce e vende ortaggi biologici e yogurt. Barikamà è una storia di resistenza.
Home - Good Vibes di Fulvia Pastore
Esiste uno spazio in cui non ci sono differenze, in cui essere tutti uguali è un imperativo quotidiano, in cui ogni giorno si costruiscono possibilità, integrazione, futuro. Ma il futuro è oggi e questo spazio una casa. Tutto questo, prima possibile. Matemù.
La FattOrietta di Giuseppe Piscitelli
All’interno del parco Piccolomini, con la cupola di San Pietro visibile da ogni angolo, Orietta e suo marito Massimo hanno costruito una “fattoria” in piena regola, unica nel suo genere “cittadino”, che permette di immergersi nella natura poco lontana dal traffico caotico dell’urbe.
BisAbilitiy di Matteo Recchia
BisAbilitiy è un viaggio, è un cammino. E’ Alessandra, una giovane ragazza che nel gennaio del 2015, appena ventiseienne, smontando dal turno di lavoro, incorse in un incidente stradale che la rese disabile.
Ararat - L’ambasciata del popolo che danza di Roberto Scordino
Il Kurdistan non si trova sulle carte geografiche sospeso tra Iraq, Iran, Siria e Turchia. Da quasi venti anni ha a Roma una sua “ambasciata”: il Centro Culturale Ararat che è uno spazio occupato e gestito dalla comunità curda italiana. Vi svolgono molte attività culturali e sociali rivolte ai curdi ma anche ai cittadini italiani. Nella società curda la danza ricopre una importanza fondamentale per questo fra le attività di Ararat una delle più importanti è il gruppo di danze folcloristiche curde “Koma Cıwanén Ararat”.
Custos Tiberim di Caterina Taglienti
Sapevo da sempre di Mr Ok, un eroe per un quarto d’ora ogni anno, uno che si vede che lo fa con il cuore, per mantenere l’attenzione sul fiume e sulle tradizioni. È un emblema, sa di esserlo e ne sente la responsabilità. Non trae grandi vantaggi personali dal tuffo, cerca di sfruttare la sua popolarità per “sistemare” le cose che non vanno: il fiume troppo inquinato, la situazione dei bagnini ad Ostia. Ha fatto mille lavori, ha viaggiato e vissuto mille esperienze. E tutto quello che ha fatto lo portava verso il fiume, quasi un destino. Stava per lasciare qualche anno fa poi ci ha ripensato: quest’anno sarà il trentesimo tuffo.
La mostra sarà esposta fino al 15 dicembre 2017 e visitabile dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 21 (eccetto il giovedì).
Ricordiamo che WSP photography è un’associazione culturale. L’ingresso alla mostra è gratuito e riservato ai soci ENAL. È possibile tesserarsi il giorno stesso dell’evento. In occasione dell’inaugurazione la tessera è gratuita.
Ufficio Stampa WSP Photography
David Scerrati - Daniela Silvestri
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