a cura di Enrica Viganò
Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri
29 settembre 2012 – 27 gennaio 2013
Inaugurazione: venerdì 28 settembre ore 18
Come da tradizione, il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri è partner privilegiato della
sezione PhotoArtVerona, che ci vede collaborare alla mostra Neorealismo - la nuova immagine in Italia
1932-1960 a cura di Enrica Viganò - ospitata dal 29 settembre 2012 al 27 gennaio 2013 presso la
suggestiva sede di Verona - per indagare il complesso, e ad oggi in parte ancora inesplorato, rapporto tra
fotografia e Neorealismo.
Se il contributo di cinema e letteratura a tale ‘movimento espressivo’ è stato infatti ampiamente approfondito
e codificato, questa mostra intende ricostruire - anche grazie agli apparati critici di Gian Piero Brunetta sul
cinema neorealista, Bruno Falcetto sulla letteratura e Giuseppe Pinna sui diversi medium utilizzati dalla
comunicazione visuale nel passaggio da Fascismo a dopoguerra - il ruolo ricoperto dalla fotografia, a
partire dall’osmosi con gli altri linguaggi che hanno caratterizzato la stagione neorealista, in una sinergia che
ha visto nel moltiplicarsi di voci un contributo positivo e necessario all’oggettività della testimonianza.
Punto di partenza la ricchissima selezione di opere - provenienti da diverse fonti, tra le quali la copiosa
Collezione Bertero di Torino - che dimostrano come nel linguaggio fotografico siano state realizzate alcune
delle espressioni più vive e coerenti di questa grande stagione culturale italiana.
Nonostante gli autori fossero mossi da motivazioni e finalità non riferibili a un unico manifesto,
nonostante partissero spesso da approcci culturali lontani per obiettivi e intenzioni - la qual cosa ha
decisamente influito nel ritardo di un’analisi critica complessiva del fenomeno - l’esito finale li accomuna
nell’essere riconducibili alle tematiche e metodiche della poetica neorealista.
Accanto a stampe fotografiche per lo più originali dell’epoca, delicati e preziosi vintage, sono esposti i
supporti attraverso i quali le immagini venivano veicolate, come i rotocalchi e i periodici illustrati, i
fotolibri e i cataloghi degli eventi espositivi che hanno lasciato un segno nell’evoluzione del linguaggio
fotografico.
Anche il cinema è presente, con i manifesti e gli spezzoni dei film più significativi, montati dall'Università
degli Studi di Padova come corredo didattico lungo il percorso espositivo.
Il tutto a supportare la tesi secondo cui le radici del Neorealismo sono da ricercarsi già nel periodo in
cui l’Italia era dominata dal Fascismo: come teorizzano Viganò e Pinna, essendo il Neorealismo un
fenomeno prettamente multimediale ed avendo il Fascismo intuito e colto le enormi potenzialità dei diversi
mezzi visuali legati alla comunicazione – quali fotografia, rotocalchi, fotolibri, periodici illustrati, cinema – è
proprio in quegli anni che si gettano i semi di questa ‘corrente espressiva’, che non può essere circoscritta a
fenomeno del dopoguerra.
La mostra è corredata da un catalogo i cui apparati raccolgono per la prima volta tutte le biografie dei vari
protagonisti, non solo fotografi, ma anche editori, art director, scrittori e critici; oltre alle schede dei principali
rotocalchi, delle agenzie e dei circoli e a una cronologia comparata, a cura di Fabio Amodeo, indispensabile
per comprendere i travagli del popolo italiano in quei trent’anni cruciali.
Adottando come piano privilegiato quello della fotografia, il percorso espositivo si sviluppa in diverse
sezioni, che comprendono oltre 250 materiali di diversa tipologia, pensate come isole tematiche volte a
individuare i principali caratteri dell’immagine neorealista e a contestualizzare il lavoro dei tanti fotografi che
operavano all’epoca:
Realismo in epoca fascista Le radici insospettabili del Neorealismo
Miseria e ricostruzione Condizioni di arretratezza e fiducia nel futuro
Indagine etnologica Le grandi missioni scientifiche e le piccole testimonianze sul territorio
Fotogiornalismo e rotocalchi L’uso dell’immagine fotografica al servizio della comunicazione
Tra Arte e Documento I circoli fotografici: luogo di dibattito e di crescita nell’affermazione
dell’artisticità della fotografia
Un percorso ricco e completo, che si propone di ricostruire quell’affresco dell’Italia che dal Fascismo al
dopoguerra è stato tracciato da coscienze diverse tra loro, ma che utilizzavano la stessa lingua, lirica e
documentale al tempo stesso.
Sarà Italo Calvino nella prefazione del libro “Il sentiero dei nidi di ragno” (Einaudi, 1964), a dare una
definizione del neorealismo tra le più appropriate: “Il Neorealismo non è stata una scuola, ma piuttosto un
insieme di voci, una scoperta delle diverse Italie fino ad allora inedite. Senza la diversità di quelle Italie,
sconosciute le une alle altre, non sarebbe esistito il Neorealismo”.
Fotografi in mostra
Cesare Barzacchi
Carlo Bavagnoli
Aldo Beltrame
Gianni Berengo Gardin
Carlo Bevilacqua
Gianni Borghesan
Giuliano Borghesan
Piergiorgio Branzi
Stefano Bricarelli
Giuseppe Bruno
Alfredo Camisa
Mario Carbone
Mario Carrieri
Calogero Cascio
Tranquillo Casiraghi
Alfa Castaldi
Mimmo Castellano
Enrico Cattaneo
Mario Cattaneo
Giuseppe Cavalli
Renzo Chini
Carlo Cisventi
Cesare Colombo
Vittorugo Contino
Carlo Cosulich
Luigi Crocenzi
Carlo Dalla Mura
Pasquale De Antonis
Mario De Biasi
Plinio De Martiis
Nino De Pietro
Paolo Di Paolo
Mario Dondero
Pietro Donzelli
Ernesto Fantozzi
Tullio Farabola
Stanislao Farri
Ferruccio Ferroni
Mario Finocchiaro
Caio Garrubba
Mario Giacomelli
Giancolombo
Ando Gilardi
Mario Ingrosso
Alberto Lattuada
Giuseppe Leone
Sante Vittorio Malli
Cecilia Mangini
Fosco Maraini
Nino Migliori
Riccardo Moncalvo
Paolo Monti
Luciano Morpurgo
Ugo Mulas
Enrico Pasquali
Federico Patellani
Tino Petrelli
Franco Pinna
Giacomo Pozzi-Bellini
Marisa Rastellini
Stefano Robino
Fulvio Roiter
Chiara Samugheo
Nicola Sansone
Tazio Secchiaroli
Enzo Sellerio
Lamberti Sorrentino
Roberto Spampinato
Fedele Toscani
Luigi Veronesi
Pablo Volta
Arturo Zavattini
Ugo Zovetti
Istituto Luce
didascalie immagini
Il © copyright delle immagini appartiene ai singoli autori, agli eredi, oppure a chi li rappresenta.
Realismo in epoca fascista
Cesare Barzacchi
Ragazzini di Borgata
Roma 1937
© Eredi Cesare Barzacchi
Pasquale De Antonis
Rapino, pesca della fortuna
Abruzzo 1935
© Eredi Pasquale De Antonis
Istituto Luce
Arsia
oggi Croazia 1942
© Istituto Luce
Giacomo Pozzi Bellini
Uno spigolatore
Sicilia 1940-41
© Eredi Giacomo Pozzi Bellini
I circoli fotografici: tra arte e documento
Roberto Spampinato
N.U.
Milano 1955
© Roberto Spampinato
Miseria e ricostruzione
Sante Vittorio Malli
Quando la neve è pane
Milano 1956
© Eredi Sante Vittorio Malli
Enrico Pasquali
Bambini, periferia di Comacchio
Emilia Romagna 1955
© Eredi Enrico Pasquali
Stefano Robino
Alla partenza della “Cristoforo Colombo”
Genova 1959
© Stefano Robino
Indagine etnologica
Alfredo Camisa
La falce
Toscana 1955
© Alfredo Camisa
Tranquillo Casiraghi
Gente della Torretta
Sesto S. Giovanni, Milano anni ‘50
© Eredi Tranquillo Casiraghi
Mario Cattaneo
Vicoli a Napoli
Napoli 1951-1958
© Eredi Mario Cattaneo
Nino Migliori
Gente dell’Emilia
Emilia Romagna 1959
© Nino Migliori
Fulvio Roiter
Solfatara, 1953
Sicilia 1953
© Fulvio Roiter
Fotogiornalismo e rotocalchi
Mario De Biasi
Gli italiani si voltano
Milano 1954
© Mario De Biasi
Federico Patellani
Minatori di Carbonia
Sardegna 1950
© Archivio Patellani
Informazioni:
Apertura e orari:
Convenzioni:
Visite guidate:
t. +39 045 8013732 / 8000574 / 8007020 / 8046922 - www.comune.verona.it/scaviscaligeri
venerdì 28 settembre ore 18, inaugurazione
dal 29 settembre 2012 al 27 gennaio 2013:
aperta da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.30 – chiusa il lunedì
1 novembre - 8 e 26 dicembre - 1 gennaio dalle ore 15 - 6 gennaio, aperta
25 dicembre, chiusa
ingresso gratuito ad ArtVerona per i possessori del biglietto della mostra
ingresso gratuito alla mostra per i possessori di biglietto, vip card, invito
riservato ArtVerona
tutte le domeniche, con il solo costo del biglietto d’ingresso, è possibile partecipare alla
visita guidata della mostra alle ore 11.00
Organizzazione:
Uffici stampa:
Admira, Milano
Comunicazione Comune di Verona
ArtVerona, Valeria Merighi
t. 045 8013546 | m. 347 9389704 – email valeria@merighi.org