Pitt après Chanel //// un volto maschile per il n. 5

Rigorosamente in grigio, sguardo “maledetto” e sensuale, capello lungo, dall’apparenza poco curato, camicia con i primi bottoni aperti, che lasciano intravedere una collanina, mani in tasca, posa fissa e sguardo che gira, tra la camera e l’orizzonte oltre lo spettatore. Questo il nuovo spot di Chanel. Rigoroso appunto nello stile e nella poetica, dalla semplice apparenza, ma con cura in ogni singolo dettaglio, dal vestiario fintamente “buttato li” al muro di fondo. Un particolare però rivoluziona lo stile e il messaggio di Chanel n. 5: il modello scelto è Brad Pitt. Attore tra i più amati di Hollywood, forse il più amato. Per la prima volta dal 1921 la maison francese sceglie un volto e un fisique maschile, per rappresentare “the most feminine fragrance in the world”, la fragranza più femminile al mondo. Femminile ma rivoluzionario, già a partire dalla bottiglietta che fu decisa nel 1921: nulla di elaborato, un semplice flaconcino da farmacista con un etichetta nera. Minimal e rigoroso. Ecco che oggi c’è un Pitt serio, bello (naturalmente) nella sua figura adulta, non in competizione con generazioni più giovani, perché le ha già sorpassate, perché forse lo hanno annoiato, e ci lancia un messaggio d’amore. Lo spot infatti è diviso in due parti: la prima dal titolo There you are / Eccoti; la seconda Wherever I go / Ovunque vado. Unica differenza tra le due: la seconda versione del film incomincia con riprese di una donna, molto alla “Chanel”, vestito lungo, visione sfumata, sempre in grigio, e la voce di Pitt è in sottofondo, mentre la prima parte direttamente con la star in piano americano, mani in tasca appunto, recitando un monologo, la camera poi si avvicina e riprende il volto in primo piano, poi stacco, vediamo l’Universo e subito la “bottiglietta” Chanel n. 5, e poi di nuovo lui, Pitt. Il monologo, astratto, ma positivo, tocca temi della vita ricongiungendosi a una donna, recita “ It’s not a journey. Every journey ends, but we go on. The world turns and we turn with it. Plans disappeared, dreams take over. But wherever I go, there you are. My luck, my faith, my fortune”. / “Non è un viaggio. Ogni viaggio finisce, ma noi andiamo Avanti. Il mondo gira, e noi giriamo con lui. I piani scompaiono, e i sogni prendono il sopravvento. Ma ovunque vado, eccoti. Mia fortuna, mia fede, mio successo”. Dunque parole d’amore e di speranza in un mondo che, nonostante tutto, va avanti. Così da quasi cento anni Chanel n. 5 è il profumo più noto al mondo, senza mai cambiare, passando tutte le generazioni di tutte le donne, senza mai tramontare.

E’ del 1952 la celebre frase di Marylin, in cui la star dichiarava di dormire vestita solo da una goccia di Chanel n. 5. Nel 1968 è Catherine Deneuve a fare da modello; anni prima, nel 1959 il profumo era arrivato al Moma di New York, fotografato nientemeno che da Andy Warhol, icona, oltre che della Pop Art, di ogni tipo di moda e sperimentazione dell’epoca. E poi, ai giorni nostri, Nicole Kidman, Audrey Tatou, Keira Knightly (per Coco Mademoiselle, però, non n. 5). E poi l’uomo, Brad Pitt, che ha fatto molto parlare in questi giorni i vari ambienti toccati: dal mondo della moda e dell’estetica, al cinema stesso. Perché scegliere un modello di sex symbol ormai adulto, appunto più serio e credibile per un certo tipo di target, forse più maturo ? E soprattutto perché scegliere un modello maschile, quando nella storia sono sempre state le donne a rappresentare il profumo per loro stesse ? Quando nel 1921 Coco Chanel commissionò un profumo che fosse imbattibile ed elaborato al chimico Ernest Beaux, che mise insieme 80 fragranze diverse (dalla rosa alla viola, alla mimosa, fino all’ Ylang Ylang, o ancora il Jasmine o la peonia), chiese una fragranza unica, “a woman’s perfume with a woman’s scent” / “ un profumo da donna con un odore di donna”, che una donna, appunto, potesse indossare in ogni parte del corpo dove desiderava esser baciata. E probabilmente se te lo chiede Pitt, corrucciato, sexy, impegnato e accattivante, il profumo lo indossi. Dunque, parafrasando il bel film dedicato alla figura di Coco Chanel, Coco avant Chanel, la rivoluzionaria inventrice del marchio e del n. 5, oggi abbiamo un Brad Pitt après Chanel. 


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