Daniele Girardi - The Great Valley Project

Ispirato dalla corrente filosofica trascendentalista americana dei primi decenni dell’800 e suggestionato dai testi della Nature Writing nasce questo progetto in cui l’esperienza del vissuto si fonde con il processo esplorativo artistico. Due differenti modalità esplorative che si confrontano su un unico territorio ambientale: reale (esperenziale) trascendente (artistica). Il background diventa cosi parte integrante e performativa del percorso; rielaborato in seguito per cogliere le radici più profonde e autentiche dell’opera.

La ricerca di una dimensione dove: natura – confronto – incognita – spazio e silenzio mi offrono lo spunto per riflettere sulla metamorfosi del lavoro per riconquistarne l’origine e riconciliare la ricerca poetica nel mondo naturale.

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Daniele Girardi nasce a Verona nel 1977.

Nel 2000 si trasferisce a Milano e dal 2006 iniziano i soggiorni americani con residenze a New York ( ISCP residence ) e a San Francisco, che lo spingeranno sempre più a viaggiare e ad interagire con la comunità artistica internazionale.

Negli ultimi anni i suoi interessi si sono concentrati essenzialmente sull’immagine come traccia digitale: da qui sono nati vari nuclei di lavori, tra cui le videopitture, opere in cui disegno, pittura, immagini e collages digitali, creano un ciclo e un’azione nel tempo. Un albero in fiamme (Inner Surface, 2008) è stato il primo soggetto: una visione pura, senza suoni, solo un inevitabile accadere di eventi naturali che, nel loro svolgersi, ibridano lentamente la forma e la natura del soggetto.

In Re-Evolution (2009), invece, è l’individuo ad essere al centro dell’azione, in uno sfondo sempre più avvolgente e denso di materia pittorica. Soggetto e ambiente si contaminano ad ogni minimo movimento, impastando suono, immagine e azioni, fino a che i punti di vista gradualmente si sommano, unendo la partecipazione del soggetto alle dinamiche di ciò che invece lo circonda.

Le tre videopitture di I Road (2010) proseguono verso questa direzione, modificando in maniera sostanziale l’impianto e le modalità tecniche della videopittura stessa, approdando a risultati straordinari in termini di fusione tra messaggio e linguaggio (MACRO video from collection).

Dal 2011 la ricerca si focalizza sull’ installazione e l’ archiviazione degli “Sketch Life Book”.

Le tematiche dell’artista si concretizzano in forti invasioni dello spazio come nel progetto I ROAD, in cui l’asfalto copre la superficie della galleria e in What Remains (2011), installazione site-specific presentata alla Galleria d Arte Moderna Palazzo Forti,  le cui sbarre di ferro aggrovigliate con monitor e cavi si ergono dal pavimento in un’esplosione ibrida.

Attualmente è impegnato a intraprendere l’esplorazione della Riserva Integrale Val Grande, per il primo step del progetto.

Vive e lavora a Milano.

 

Approfondimenti, info e altre immagini, qui:

http://thegreatvalleyproject.wordpress.com/

http://www.facebook.com/TheGreatValleyProject

 

 

 

 

 

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