Le installazioni itineranti che sfidano le regole percettive, nell'opera di Salvatore Mauro

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Sperimentazioni antropologiche, ibridazioni dei linguaggi artistici, alterazioni percettive intenzionalmente provocate nello spettatore. E' l'universo creativo di Salvatore Mauro, artista siciliano che ha creato l' “operazione” Luce che mi confonde, vol. I, II, III, la mostra itinerante che prevede la dislocazione di tre light box in diversi spazi di alcune città italiane. Dopo Torino e Roma, l'evento approda a Siracusa. Fino al 27 aprile, infatti, sarà possibile ammirare le creazioni di Salvatore Mauro all'interno della mostra “W Santa Lucia”, in diversi luoghi della città siciliana: la  Galleria Civica Montevergini, l'associazione onlus Ciechi Italiani, la Scuola di Architettura, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia.
La dimensione percettiva creata dall'opera di Mauro si basa su una concezione sperimentale della fruizione. Non a caso, l'installazione multipla Luce che mi confonde, volume I, II, III, attiva secondo l'autore, un “cortocircuito”, in quanto concepita come dislocazione - in spazi diversi-  dei differenti elementi che formano l'installazione. Lo spettatore, dunque, è coinvolto in una rielaborazione attiva o passiva dell'opera. La luce, interpretata nei suoi molteplici e contraddittori significanti, costituisce l'elemento fondamentale attorno al quale ruota il mondo artistico di Salvatore Mauro. In linea con il proprio linguaggio espressivo, che si realizza anche attraverso elementi quali acqua, neon, suono, l'artista siciliano crea soprattutto lightbox che ritraggono donne avvolte in una luce abbagliante, immerse in un inquietante livello di acqua. Donne quasi  intrappolate nei lightbox: tra estasi e oppressione.
Dopo la prima esposizione all'Archivio di Stato di Torino, in cui Mauro ha esposto un'installazione senza lightbox costituita da neon intermittente, suono disarmonico e tre poggiagomiti, la mostra Luce che mi confonde Vol I, II, II è approdata a Roma. In un'unica esposizione- lampo, avvenuta il 6 marzo scorso. Il trittico di light box è stato smontato, diviso e riposizionato dall'artista, in un'ottica di sfida alle regole delle esposizioni istituzionali, ed è stato esposto, diviso nei suoi elementi,  all'associazione Giga e negli spazi del Pastificio Cerere.

            
                    

http://salvatoremauro.freshcreator.com/

Info:

wsantalucia.projectsiracusa@gmail.com

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