Poco più di un mese fa il presidente statunitense Barack Obama apriva a Cuba al grido di "somos todos americanos", riaprendo un dialogo interrotto nel 1961 e facendo ben sperare rispetto allo sviluppo economico dell'isola. Purtroppo a questa apertura del dollaro non è corrisposta una liberalizzazione dell'informazione ne dell'espressione della controparte latina.
Il 2 gennaio l'artista Tania Bruguera è stata arrestata per resistenza e incitamento al disordine pubblico, in seguito a una performance che non si è nemmeno riuscita a realizzare. El sussurro de Tatlin #6 sarebbe dovuta consistere nel posizionare un microfono in plaza de la Revoluzion, all'Avana, a disposizione di chiunque volesse esprimere la propria opinione sul futuro dell'isola dopo il disgelo. La performance fa parte di un progetto artistico più ampio che l'artista ha iniziato nel 2008 e ha come linea conduttrice la libertà d'espressione e il confronto sulle questioni sociali.
El sussurro de Tatlin #6 non dovrebbe essere una performance ma un diritto, e un paese che ancora lo nega dovrebbe fare notizia. Il giorno che le ingiustizie saranno la normalità sarà il giorno in cui seppelliremo l'arte.
Yo soy Tania.