Complotto

Il complotto estremo

La realtà complotta perché non rimanga traccia di te, dei tuoi pensieri, delle tue intenzioni di rivoltarla. Il complotto comincia al mattino. Te ne rendi conto dal difficile risveglio. La realtà ti vuole eternamente dormiente, coi tuoi incubi. Secondo gli incubi non riuscirai mai ad avere ragione degli eventi. Il verdetto è pesante. Non hai forze e quindi sei preda di immagini negative. Stai congiurando con te stesso per abbattere le tue speranze. Ti uccidi e risorgi per caso a reclamare almeno un po’ di compassione.
Ecco, ti compatisci, nella notte buia e tempestosa che ti lascia in balia del no. Non conti niente e ti illudi di contare qualcosa. Insisti nell’illusione ed hai continue respinte. Nulla è più tremendo di questo vagare nell’incubo alla ricerca di un approdo. Se lo trovi è friabile. Ti attacchi lo stesso e ti resta in mano. Ora non esageriamo. C’è pur sempre la volontà di pensare positivo e c’è il coraggio di sopportare ogni amarezza.
Non avverrà l’oblio e se già esiste va sconfessato. Come? Con parole decise, determinate. Si parla nel sonno e si parla bene, ad un certo punto. Dobbiamo contare sulla ripresa attraverso un contegno. Esistono prove della propria presenza in questo mondo. Mettiamoci la consistenza fisica e mettiamo anche due occhi spalancati sulle cose. La realtà deve ammettere l’intrusione. Allora occorre risvegliarsi dall’incubo al più presto e far valere le proprie ragioni. Battere i pugni sul tavolo. Dimostrare con sottili argomentazioni che si è padroni della situazione. Ma il risveglio è faticoso. Porta con se le paure della notte. Apri un occhio, apri l’altro e capisci che ancora una volta la realtà è difficile da affrontare. Vorresti rimanere lì, in un limbo. Ma non hai tregua. Il corpo ti costringe all’azione. La realtà complotta per ostacolarti e non riesci a dialogare con lei. E’ fatta di niente e questo niente è tutto: l’intero mondo non ti vuole, non ti considera. Va a modo suo, livellando ogni cosa a zero. Vedrai, ce la farà anche con te. A meno che …

Dario Lodi

Dario Lodi

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