mostra fotografica di Claudio Orlandi
promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura
a cura di Roberto Mutti
Foyer Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal 16 maggio al 2 giugno 2014
orari martedi-domenica10-22, lunedì 10-19
ingresso libero
inaugurazione giovedì 15 maggio, ore 18.30
La mostra è incentrata sulle fotografie del complesso abitativo Monte Amiata al quartiere Gallaratese, costruito fra il 1967 e il 1972 su progetti degli architetti Carlo Aymonino e Aldo Rossi, inseguendo l'idea di una città complessa e tumultuosa dove anche unità abitative di edilizia popolare sono create con impareggiabile vena visionaria. Per fotografarle, Claudio Orlandi ha pensato a Kafka ("La giusta comprensione di una cosa e il fraintendimento della stessa cosa non si escludono del tutto a vicenda") creando punti di vista estremi e inusuali, citando De Chirico e Mondrian, accostando visioni lineari e apparentemente semplici. Sono cortocircuiti visivi che rompono gli schemi classici, in cui si perde spesso la cognizione del reale.
Davanti al complesso abitativo Monte Amiata, Orlandi non ha esitato ad evocare una città il cui dinamismo sembra suggerito dal linguaggio futurista. Il suo obiettivo si è mosso con una libertà assoluta, facendosi guidare non dalla razionalità ma dall’intuizione e usando il geometrismo per giungere alla creazione di composizioni quasi astratte.
Le stesse fotografie possono essere osservate anche da un altro punto di vista: concentrando lo sguardo sugli accesi cromatismi che le caratterizzano, le immagini si trasformano in composizioni bidimensionali dove rettangoli, trapezi, triangoli si muovono in un grande gioco dagli esiti imprevisti. Orlandi mescola abilmente le carte, talvolta suggerendoci la prima prospettiva e talaltra la seconda, inventandosi prospettive improbabili o creando accostamenti in dittici e polittici che aumentano volutamente il nostro senso di spaesamento. Così riesce a attrarci all’interno di questo suo mondo, dove essere ed apparire non sono altro che due aspetti della stessa realtà visionaria.
«La mostra "Il Castello" di Claudio Orlandi - dichiara il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano - offre a tutti i milanesi una prospettiva del tutto inedita di un complesso architettonico destinato non solo all'edilizia residenziale, ma anche mirato ad evocare una certa idea di futuro e di architettura. Ed essendo la fotografia un'arte che si basa essenzialmente sull'evocazione, siamo certi si tratti di un evento culturale prezioso, soprattutto al fine di riappropriarsi di un pezzo importante di Milano, che tramite l'architettura ha sempre esplorato diverse idee di città»
Claudio Orlandi nasce a Roma, dove vive e lavora. Si è formato negli ambienti fotoamatoriali romani, partecipando (e vincendone molti) ai concorsi fotografici nazionali ed internazionali, le sue foto sono state pubblicate su tutte le maggiori riviste di settore. Vince la sezione del voto online del premio Celeste nel 2009, ed è per due volte finalista, nel 2010 e 2012, al premio Arte Mondadori. Si dedica a tempo pieno alla fotografia, abbandonando la sua attività commerciale, alla fine del 2010. Fin dai primi lavori ha sempre cercato di ricreare una visione differente, un punto di vista diverso tendente a confondere le idee di chi osserva, tramite una metamorfosi controllata del dato percettivo fino ad arrivare ad una forma di irrealtà, già implicita nei soggetti stessi, una specie di rebus che lo spettatore si diverte a risolvere; non ha mai ripreso la realtà così come è ma solo il suo specifico punto di vista. Attualmente lavora con la GalleriaGallerati e con ArtGap, entrambe di Roma. Principali mostre personali: 2013 Maastricht (Olanda) Highculture Gallery - 2012 Istanbul GaleriEspas - 2010 Mersin (Turchia) - Contemporary Art Museum - 2009 Istanbul GalleriSelvin - 2008 Roma NeoArtgallery - 2007 Roma Arch Gallery - 2005 Atene Stavlos Art Gallery (patronage of Italian cultural Institute) - 2002 Foiano (Italia) "Foianofotografia International Photofestival" - 1994 Poggibonsi (Italia) Pretorio Palace.