Quel che resta è una cura - Acrilici su foto, cm 13 x 18
Tracce di affetti evaporati, corpi ingialliti ma cari, corpi sconosciuti della gente sconosciuta nelle fotografie sui quale il segno pittorico funge da ri-cucitura emotiva. Il colore, il segno del pennello è come una seconda patina, un’estensione tattile ed emotiva, che sembra voglia creare nuovi suggestivi ponti tra chi guarda e chi è guardato, tra la memoria tracciata e indicale della fotografia e la memoria re-inventata e libera dell’artista.