Silenzio

 

Io diffido di quelli che appaiono buoni dal primo momento che li vedi. Non mi fido di quelli che mostrano subito affetto. Non mi fido di quelli che dicono spesso "poverino". Io mi fido di chi, in certi momenti, non ha parole, di chi non si riesce ad esprimere o di chi non ritiene sia necessario esprimere a parole un'emozione. Ma i miei occhi non ti bastano? Non sono abbastanza chiari? Non mi fido di chi dice "ti amo" così... come se fosse una cosa normale e non straordinaria. Non mi fido di queste belle persone, "giuste", dalla parlantina svelta. Non mi piacciono. Sono predisposte alla politica. Sono delle calcolatrici. Sono finte. Ho iniziato a scrivere quando mi sono accorto che certe cose non le riuscivo a dire. Non mi piacciono le persone senza pudore, non mi piacciono quelle che vogliono spiegare tutto e vogliono una spiegazione per ogni gesto. Non mi piace chi non sa ascoltare quello che ha da dire il silenzio. Non mi fido di chi non sa stare solo, mai.
Amo gli sguardi, quello che sanno dire, quello che sanno dare.
Amo il silenzio degli sguardi, il loro suono, la loro musica. Il loro gioco, la loro danza. Il loro vibrare.
Amo gli occhi quando si bagnano e il movimento quasi impercettibile delle palpebre che si chiudono e riaprono.
Amo gli occhi che si spalancano, le pupille che si dilatano.
Amo lo sguardo quando è una doccia che piove lieve sulla mia testa, un getto che mi scalda.
Amo i momenti in cui puoi fissare senza bisogno di dire niente. Le parole sarebbero superflue.

Lasciamoli tra loro, nella litania del loro ansioso vivere apparendo.
Noi in quel momento staremo muti, e nel sole dei nostri occhi ci scopriremo sorridendo.

 

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