Alice Arisu, fotografia, 50x70, 2010
"Whose culture is this?", serie di cui la fotografia fa parte, utilizza nuovamente la modalità fotografica degli esordi, riprendendone gli aspetti luministici e l’annullamento prospettico, e fonde questo filone con l’uso mediatico della parola scritta - derivato dall’ambito pubblicitario e puntualmente analizzato nei collages. Lo slogan svanisce: al suo posto sentenze e quesiti pungenti, che conducono alla riflessione come unico modus di liberazione, affrontando temi e questioni più astratte rispetto al focus sul disagio femminile di gran parte della produzione precedente, ma sempre volte a provocare una reazione nello spettatore. Il desiderio è di invitare alla riflessione, all’atto stesso del pensiero, del flusso di coscienza, del brainstorming, da innescare con una frase o un’allusione.
La serie: http://www.alicearisu.com/pagine%20opere/whoseculture.html
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