Un sabato pomeriggio diverso dal solito quello passato con i ragazzi della Community di Oliva&Marino a Firenze, che tutta addobbata a festa per Natale era davvero più bella del solito, con delle stupende decorazioni e luminare.
Un'ottima idea di promozione quella della community, finalmente qualcosa di veramente interessante e interattivo, in cui anche le fescion blogghers vengono considerate aventi un cervello funzionante e non solamente in grado di scattare foto random a oggetti e scarpe vari!
Promuovere l'eccellenza del territorio e la sua riscoperta, non solo riguardo all'enogastronomia, ma anche design, cultura e molto altro, questo l'obbiettivo.
Ci siamo quindi concessi una piccola gita, abbiamo girato infatti per la città, fermandoci per primo al Museo Ferragamo, uno di quei posti che sono secoli che dico di voler visitare ma poi ho sempre rimandato.
Conoscevo già un po' la storia straordinaria e avvicente della famiglia Ferragamo e in particolare di Salvatore, geniale e lungimirante, basti pensare che brevettava ogni sua idea e di ogni modello realizzato, doveva essere realizzata una copia per l'archivio.
In questo momento il museo ospita una mostra sull'artigianalità, ma periodicamente il tema cambia. Assolutamente consigliato, il giro è breve ma interessante, ci sono molti pannelli interattivi e se siete appassionati di moda è certamente un pezzo di storia della moda da conoscere.
In questo momento il museo ospita una mostra sull'artigianalità, ma periodicamente il tema cambia. Assolutamente consigliato, il giro è breve ma interessante, ci sono molti pannelli interattivi e se siete appassionati di moda è certamente un pezzo di storia della moda da conoscere.
Abbiamo proseguito poi per lo studio di archittetti ma anche bottega artigiana, Riccardo Barthel , nei cui laboratori si dà vita alle cose vecchie e abbandonate per re-inserirle in grande stile nelle case moderne. Per chi ama lo stile rustico e country e soprattutto il design vale la pena spingersi fino a Porta Romana, fuori dal caos turistico del centro, attraversare l'Arno e scoprire Santo Spirito e San Frediano, dove tra piccoli negozi d'abbigliamento indipendenti, ristorantini, botteghe antiquarie, vi è una Firenze più autentica, meno messa in mostra per i giapponesi e turisti vari.
Per finire, aperitivo in un ristorante che ho scoperto in questa occasione, Sant'Agostino 23, una chicca, stile rustico toscano ma non stucchevole, tocchi di moderno e pop, un locale accogliente e raccolto con un ottima cucina (che dire, servono pure la torta di ceci, per me passano l'esame!).
In progetto la pubblicazione a breve di
un itinerario fiorentino con Irene e Paola,
se avrete intenzione di dedicarvi un week-end nel capoluogo toscano,
e vi dico solo: moda, vintage e buona cucina, quindi, stay tuned!