«Il film “Noi credevamo” del regista Mario Martone dà una visione distorta del Risorgimento. Presenta i Piemontesi come un esercito di massacratori di meridionali. Mentre tace sui sacrifici e sugli atti di valore che le truppe e la nazione sabauda compirono a favore dell’unità italiana. Noi, discendenti delle famiglie che pagarono con il sangue e sacrifici economici quelle imprese, vogliamo dirlo ad alta voce».
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