Agnes Preszler è nata nel 1961 a Budapest, dove si è diplomata alla Budapest Business School (College of Finance and Accountancy) come ITA (Information Technology Architect). In Ungheria ha lavorato in centri informatici e alla Televisione di Stato Ungherese.
Nel 1990 si è sposata con un italiano e da allora vive a Veroli, in provincia di Frosinone. Si occupa di creazione e aggiornamento di siti internet. Tra i clienti prestigiosi c'è anche il Museo del Libro Antico di Villa d'Este a Tivoli.
É stata per anni corrispondente del quotidiano Ciociaria Oggi e collaboratrice della rivista culturale CIVIS. Appassionata di arte, numerosi i suoi articoli su mostre ed altri eventi culturali. Nel 2005 ha ricevuto il premio giornalistico internazionale Inars Ciociaria.
Ha tradotto numerose poesie dalla classica letteratura magiara in italiano. Le stesse sono pubblicate sul suo sito personale ed inserite nella Biblioteca Elettronica Ungherese.
Nel 2007, su commissione della casa editrice Kalligram, con sede a Bratislava e Budapest, ha tradotto “Atti impuri – Amado mio" in ungherese che è la prima opera pasoliniana pubblicata in questa lingua.
E’ una pittrice affermata, specializzata nella ritrattistica. Il suo stile è realismo contemporaneo con particolare predilezione per la tecnica “alla prima”.
Ha realizzato numerosi ritratti di personaggi illustri della terra ciociara che si sono distinti nei vari campi della cultura e della scienza ed altri che in qualche modo sono entrati in relazione con questo territorio. Figure storiche come Caio Mario, Cicerone, Gracilia, leggendarie come Camilla, regina dei Volsci o mitologiche come la maga Circe (copia del quadro di Franz Von Stuck). Personaggi del cinema ciociaro (registi, attori e gente dello spettacolo), pittori (il cavalier d’Arpino, Ernesto Biondi, Giovanni Colacicchi, ecc.), scultori (Umberto Mastroianni e Tommaso Gismondi), musicisti (Licinio Refice, Ennio Morricone, ecc.), letterati (Tommaso Landolfi, Giuseppe Bonaviri, ecc.), poeti dialettali, umanisti (Aonio Paleario).Tali ritratti, spesso basati su foto o dipinti d’epoca colmano un vuoto recuperando e valorizzando l’eredità lasciata da tali personaggi.
Alcune mostre
“Le mura ciclopiche ed i loro indagatori, studiosi e propagandisti nelle opere degli artisti di Agnes Preszler e Otello Perazzi” (2012)
Grande il successo della mostra bipersonale organizzata dalla Fondazione presso il Palazzo della Provincia di Frosinone. Ritratti dei ricercatori delle mura ciclopiche del passato e del recente come Gregorovius, Nicolucci, Pincherle, Schliemann e molti altri per cui la pittrice ha ottenuto il premio speciale del concorso “Enigmi e paradigmi”, sempre nel 2012.
“Ritorno alla preistoria. Mostra sugli ominidi.” (2012)
Nel campo dell’archeologia: ritratti dell’archeologo verolano Amedeo Maiuri, direttore degli scavi di Pompei; quello di Italo Bidittu, scopritore di "Argil", cosidetto “L’uomo di Ceccano”, il più antico fossile umano ritrovato in Italia. Ritratti di ominidi come Lucy (homo afarensis), Argil (homo heidelbergensis), l’uomo di Neanderthal ed altri.
“I ciociari del cinema” (2013)
Esponenti del cinema ciociaro: attori come Marcello Mastroianni, Gina Lollobrigida, registi come i fratelli Bragaglia, Stefano Reali e Rocco Mortelliti. Scene dal film “La Ciociara” con Sofia Loren, il ritratto dello scrittore Alberto Moravia, autore del libro da cui è stata tratta la pellicola, e del suo regista Vittorio De Sica.
La battaglia di Montecassino (2014)
Ritratti dei generali delle forze armate partecipanti nella battaglia di Montecassino.
Sacro e profano - ritratti, nudi e copie dautore (2015)
Tra le altre tematiche che la pittrice porta avanti da anni, ha particolare importanza la collezione “Le modelle ciociare e il costume ciociaro nell’arte dei maestri dell’800” che contiene un numero sempre crescente di copie di opere ottocentesche dei più importanti pittori italiani e stranieri. Tra questi Sargent, Corot, Bouguereau, Cabanel, Merle, Leighton ed altri. La realizzazione di queste copie rende possibile al pubblico italiano di poter conoscere ed apprezzare opere di tali pittori, collocate nei più prestigiosi musei del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York (Salome di Henri Regnault) o in collezioni private (per esempio Pavonia di Frederic Leighton) quindi difficilmente raggiungibili. Nello stesso tempo porta all’attenzione ai soggetti, provenienti dai paesi della Ciociaria, che posavano come modelli per gli artisti, scoprendone, quando possibile, la storia personale, nonché illustra situazioni di vita, costumi ed usanze di questo territorio.
Un altro filone è quello delle “Icone moderne” , ritratti di santi reinterpretati in chiave contemporanea.
Durante le numerose estemporanee che la pittrice esegue nelle varie località del Frusinate ma anche nella provincia di Latina, tende sempre a valorizzare la storia e le tradizioni locali.
Tra i riconoscimenti, oltre a quelli già citati, conviene menzionare il Premio Ciociaria, conferito nel 2013, l’intervista nel n° 27 della prestigiosa rivista d’arte americana Poets and Artists, i vari premi vinti nel corso di estemporanee di pittura. Nel 2012 un suo quadro è stato finalista del concorso internazionale IMAF e come tale fu esposto nel Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Contatti:
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