Sara Falli - Copertina n.338

nice art image

Umana

Sara Falli

acrilici e china su carta

50x70 cm

2013

 

Sara Falli

Umana (I)

tecnica mista su carta

20x30cm

2013

 

 

Sara Falli

Umana (II) ( serie Umana )

tecnica mista su carta

50x70cm

2013

 

 

Sara Falli

love kills (serie di diversi)

tecnica mista su carta

20x30cm

 

 

Sara Falli

La donna che respira foglie ( Umana III )

tecnica mista su carta

50 x70 cm

 

 

Sara Falli

love kills (II)

tecnica mista su carta

20x30 cm

 

Sara Falli, Firenze 1977, vive e lavora a Firenze

per approfondire: http://sara-falli.blogspot.it/

 

 

La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Quanto più poetico, tanto più vero.

(Novalis)

 

Sara Falli, firenze 1977. Ermeneutica e fenomenologia trascendentale. La natura è un tempio di simboli e corrispondenze*.

Il corpo è incatenato alla sua condizione terrena, schiacciato verso il basso dalla forza di gravità. Le mani della notte sono ipnotiche. L’oscurità è spaventevole e seduttiva. La malinconia dell'assenza ha toni grevi ed è una cocente risorsa.

Il gioco tra linea e colore è istinto ed intuizione. La luce certezza della scelta individuale consapevole. Sogno e realtà si mischiano nel gesto che cerca un universo finalistico. Il progetto è riscatto, più raramente catarsi, assoluzione.

Un giusto compromesso tra dolore ... e amore.

 

Copertine settimanali di lobodilattice a cura di Luca Beolchi

 

 

Note:

I)ermenèutica s. f. [dal gr. ἑρμηνευτική (τέχνη), propr. «arte dell’interpretazione»; v. ermeneutico]. (...) Più recentemente, nella filosofia contemporanea, il termine è stato assunto per indicare il metodo del comprendere proprio della filosofia, e in partic., nello storicismo e poi nella fenomenologia (spec. di M. Heidegger), l’istituzione di continue correlazioni tra il sé e l’essere in un processo che va dalla totalità delle manifestazioni umane alle sue parti e viceversa; con sign. affine, in alcuni teorici di critica letteraria, l’operazione interpretativa che consente al critico, attraverso un procedimento d’interiorizzazione, di raggiungere un contatto intersoggettivo con l’autore studiato. (Enciclopedia Treccani)

 

II)fenomenologìa Descrizione dei fenomeni, ossia del modo in cui si manifesta una realtà. In filosofia, il termine ha avuto fortuna a partire dalla Fenomenologia dello spirito (1807), in cui G.W.F. Hegel tracciò la storia delle manifestazioni dello Spirito. Oggi per fenomenologia s'intende l'indirizzo filosofico fondato da Edmund Husserl che, mettendo fra parentesi l'esistenza del mondo, lo riduce a un insieme di fenomeni che si danno alla coscienza e possono essere colti nella loro 'essenza' logica, universale e necessaria. Per Martin Heidegger, allievo di Husserl, fenomenologia significa così "lasciar vedere in sé stesso ciò che si manifesta", liberandolo dall'occultamento in cui rischiano di farlo cadere i nostri pregiudizi.(Enciclopedia Treccani)

 

III) Charles Baudleaire - "Corrispondenze" - da, "I fiori del Male". (Trad. di G. Raboni)

 

La Natura è un tempio dove incerte parole

mormorano pilastri che sono vivi,

una foresta di simboli che l'uomo

attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari.

 

Come echi che a lungo e da lontano

tendono a un'unità profonda e buia

grande come le tenebre o la luce

i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.

 

Profumi freschi come la pelle d'un bambino

vellutati come l'oboe e verdi come i prati,

altri d'una corrotta, trionfante ricchezza

 

che tende a propagarsi senza fine- così

l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino

a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.

 

 

 

 

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