Albert PINYA /// il MIGLIOR artista spagnolo, a 28 anni

Albert Pinya ARCO MADRID installazione Pinyas friends da galleria Pelaires

“El corazón y la pasión” / il cuore e la passione, ma anche una “condanna”, quella di nascere artista. Queste sono alcune delle parole di una lunga intervista/scambio di opinioni tra me e Albert Pinya (Maiorca, 1985). Se però a 28 anni arriva un annuncio di un Premio deciso da AECA (Asociación Española de Críticos de Arte)  che recita: ” la migliore opera o insieme di opere, di un artista spagnolo vivo rappresentato a ARCO Madrid 2014 , realizzata dal giovane Albert Pinya per i lavori che compongono l’installazione Pinya’s Friends, allora questa condanna può dare anche molte soddisfazioni.

Il percorso di Pinya viene comunque premiato ogni anno attraverso il suo assiduo, incessante lavoro: la produzione di idee e opere sempre diverse e sempre vive, come lui del resto; l’appoggio di amici e critici, dal suo gallerista storico Ferran Cano, all’attuale galleria Pelaires, che espone per la prima volta Albert insieme ad artisti come Rebecca Horn, Roland Fischer, e cosi via, ad ARCO 2014; la sua gallerista milanese, che lo rappresenta ogni anno anche alla fiera di Bologna, Allegra Ravizza; alla sua famiglia e agli amici di sempre; alla sua fidanzata Ana Cabello …

Pinya infatti è in costante movimento mentale e produttivo. Da anni espone in fondazioni e istituzioni, prima in Spagna, poi in Italia, e anche in luoghi come il Sud America o la Russia.

E ora questa consacrazione, che per lui risulta importante solo come ringraziamento a chi l’ha sempre appoggiato. Perchè vuole sempre restare con i piedi per terra, e continuare a lavorare e fare ricerca del mondo del contemporaneo. Una peculiarità di Pinya è la costruzione di un linguaggio totale, di un’arte totale … e forse il Premio di AECA rappresenta anche questa tappa di un percorso formatosi dal dialogo, ripeto, incessante, tra diverse forme d’arte … Ad ARCO Pinya ha portato un’installazione scultorea tridimensionale che parla di “amici”. Sculture, espressioni che rappresentano il suo mondo, e dei mezzi per raccontarlo. Dalla pittura alla scultura, all’installazione totale, passando anche per la performance e il video (anche in lavori passati, poiché Pinya già fece dei lavori che interagivano con il pubblico dal 2011).

Quell’arte TOTALE che passa attraverso fonti pittoriche, scultoree ma anche linguaggi artistici diversi come l’illustrazione, la poesia, la letteratura, la musica (Pinya ha collaborato spesso con poeti e musicisti, sia in Spagna che in Italia) e persino la cucina – un suo ultimo progetto tratta infatti l’identità maiorchina, del suo folklore proprio attraverso l’arte culinaria -.

Pinya ha dunque il merito di una versatilità multivalente, sempre guidata da una grande passione, e un lavorìo di scambi e interazioni. E’ un artista da seguire e stimare. E, per chi avesse la fortuna un giorno, da incontrare.

Il prossimo progetto è a Mosca presso il MAMM (Multimedia Art Museum Moscow), insieme all’artista russa Tanya Akhmetgalieva, a cura di Alberto Podio e Ekaterina Inozemtseva.

 

Gli altri Premi ad ARCO Madrid 2014: 

1-. Mejor Galería de ARCOmadrid 2014, el stand de “Parra & Romero”.
2-. La mejor obra, o conjunto de obras, de un artista internacional vivo representado en ARCOmadrid 2014: Gerhard Richter, por su “Abstraktes Bild”, presentada por la Galería Michael Schultz, Berlin, Seúl y Beijin.

Il premio è stato consegnato dal Presidente dell’Associazione dei critici, Tomás Paredes, con il Segretario Generale di AICA, Brane Kovic, e il direttore della fiera Carlos Urroz.

ARCOmadrid2

ALBERTITO & CARLOS URROZ

Carlos Urroz, Tomaěs Paredes y Albert Pinya

Brane Kovic, Tomaěs Paredes y Albert Pinya

Waiting for Godot_150x150cm_Acriělico sobre tela_2012

Tomaěs Paredes, Carlos Urroz y Albert Pinya

Informazioni su 'Rossella Farinotti'