L’apocalisse secondo Amber Heard

amber marilyn

Da pochi giorni è uscito un romanzo scritto dal collega e amico Germano M, che molti di voi già conosceranno (magari anche nelle vesti di abilissimo editor).
Si tratta di Lollipop: Raggedy, ambientato nello scenario “gemello” di Due Minuti a Mezzanotte, vale a dire 2MM Darkest, dove le atmosfere sono ancora più cupe e decadenti, e dove i superpoteri si sposano alla perfezione con intrighi, trame oscure ed elementi che, in mancanza di termini più specifici, definirei horror.
Darkest è un’ambientazione molto bella, che per certi versi ricorda World of Darkness, come già vi dicevo un paio di anni fa. Solo che, al posto di creature a comparti stagni – vampiri, licantropi, maghi etc – abbiamo dei metaumani, dei mutanti, in certi casi dei supereroi.
Raggedy, in particolare, è una storia veramente bella, che dosa alla perfezione sense of wonder, richiami apocalittici, azione e un poco di erotismo. La protagonista Marilyn, se ancora non lo sapete, è stata pensata con le fattezze dell’attrice Amber Heard. Il che si unisce alla struttura estremamente cinematografica del romanzo.
E quindi sì: questa è un’esortazione a comprarlo.

Marilyn è forse guarita dal tumore al cervello, ma è fisicamente e mentalmente provata dalle cure a cui è stata sottoposta.
Recatasi in un piccolo villaggio di Puerto Rico, per la convalescenza e per sfuggire alla stessa agenzia dei servizi segreti per la quale lavora, la sua preveggenza le mostra visioni raccapriccianti, le peggiori mai viste. A quanto pare, l’apocalisse intuita mesi prima sta arrivando. Ma come può una donna sola e malata arginare la fine imminente?
E poi, quella orribile bambola che si mostra nei corridoi della sua casa, è indice di un evento futuro, o seme della sua pazzia?

Una curiosità del tutto personale: Marilyn, la “super” malata di cancro, ricorda alla lontana (e proprio per meri motivi patologici) Jane Foster, ovvero l’incarnazione femminile di Thor, che nel nuovo reboot dei fumetti Marvel è malata di un cancro al seno. La chemioterapia non riesce a curarla, ma ciò non influisce sulla capacità acquisita di sollevare Mjolnir e di sostituire Thor in qualità di divinità del tuono.
Marilyn, ben diversa per caratterizzazione rispetto alla Foster, vede i suoi poteri amplificati proprio dal cancro al cervello, anche se gli effetti della malattia sono devastanti sul suo corpo.
Comunque è un parallelismo involontario che mi ha divertito e colpito, e che magicamente si può riassumere in questo fotomontaggio trovato sul Web.

Amber Heard as Thor

Un’altra cosa: per noi autori indie che abbiamo sempre cortesemente evitato di far parte di consorterie di autori, è difficile ottenere un passaparola decente.
Nessuna webzine di settore (o quasi) annuncia le nostre uscite, anche se è noto che operiamo in modo non differente da tanti micro-editori molto celebrati. Autori come Germano non fanno tutto da soli, quindi non corrispondono più all’etichetta del self publishing. Al contrario si avvalgono di editor, grafici, beta-reader, consulenti, impaginatori.
Parliamo quindi di lavori non dozzinali, bensì di qualità. Che poi possano piacere o meno è un altro, lecito discorso.
Se non avete preconcetti e volete aiutare questa piccola fetta di editoria “non allineata” (senza nulla togliere a quella classica, eh), vi chiedo quindi di fare del passaparola.
Condividete gli articoli che parlano di ebook come questo. Segnalateli sulle pagine delle webzine di settore che seguite. Parlatene agli amici.
Sembrano piccole cose, ripetute mille volte, ma sono sempre più rare e preziose.

Raggedy


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