“Burri e Brandi – un’amicizia informale”

Dal 21 novembre al 31 gennaio al Santa Maria della Scala, l’esposizione promossa nell’ambito del programma di Siena Capitale italiana della cultura 2015
 “Burri e Brandi – un’amicizia informale” una mostra che racconta il legame tra Cesare Brandi e Alberto Burri
In esposizione le opere di Alberto Burri nella collezione del critico e storico d’arte senese Cesare Brandi, tra cui due custodite e visibili a Villa Brandi a Vignano ma anche opere di de Pisis, Morandi, Manzù, Guttuso, Sadun e altri artisti


La mostra Burri e Brandi - un’amicizia informale ci racconta il legame amicale che univa l’artista umbro, tra i più innovatori del suo tempo, con il critico senese dalla grande sensibilità e cultura artistica. 
Una piccola ma raffinata esposizione che si inaugura il 21 novembre presso il Complesso museale Santa Maria della Scala di Siena e che resterà aperta fino al 31 gennaio 2016. Nata sotto il segno di Siena capitale italiana della cultura 2015 e promossa dal Comune di Siena con il Polo Museale della Toscana e la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena. Un’occasione unica per vedere una selezione di opere della collezione di Brandi e l’opera di Burri che ne sono parte integrante, in occasione del centenario della nascita dell’artista. Scopo della  mostra è evidenziare il modo in cui si è trasformata la sensibilità del grande storico e critico d’arte senese in seguito alla frequentazione degli artisti che ha incontrato, con particolare riferimento ad Alberto Burri di cui lo storico dell’arte conservava 4 opere - due delle quali sono visibili presso Villa Brandi a Vignano. Le opere esposte, oltre quelle dell’artista umbro, sono di altri straordinari interpreti come de Pisis, Guttuso, Manzù, Sadun e Morandi, tutti protagonisti della storia artistica del Novecento. Sono state scelte perchè esprimono le due zone del linguaggio artistico - il figurativo e il non figurativo - presenti nella collezione Brandi ma anche il confine segnato dall’arte di Alberto Burri che apre a nuovi sentimenti e nuove frontiere.
La visita all’esposizione presso il Santa Maria della Scala si completa con la possibilità di visitare Villa Brandi a Vignano, dove sono collocate due delle opere di Alberto Burri, un modo per ricordare lo storico dell’arte per aver donato ai cittadini il suo patrimonio. All’interno della mostra saranno proiettati anche due video inediti, uno dei quali racconta dalla voce viva di Brandi le ragioni del lascito della sua collezione e della sua Villa alla città di Siena; nell’altro Vittorio Brandi Rubiu, erede del critico, racconta in una intervista rilasciata all’assessore alla cultura del Comune di Siena Massimo Vedovelli il rapporto di Cesare Brandi con Alberto Burri.
L’esposizione comincia con l’opera di Filippo de Pisis raffigurante Due mele, realizzata nel 1934 dopo l’uscita del saggio a lui dedicato e con il quale Brandi, appena ventiseienne, avvia la sua “vicenda” di critico d’arte. Ci sono poi le opere di Renato Guttuso e di Giacomo Manzù: del primo in mostra Paesaggio, un olio su tavola del 1938, uno scorcio del paesaggio senese visto da Vignano. Del 1939 è il Cardinale seduto di Giacomo Manzù, una piccola scultura in bronzo. Sempre in bronzo la Testa di giovane realizzata nel 1940 da Umberto Mastroianni, non ancora trentenne, ed al quale Brandi dedicherà un saggio per la monografia (condivisa con Giulio Carlo Argan) apparsa nel 1980. Spazio in mostra anche all’opera di Giorgio Morandi, la cui amicizia con Brandi è testimoniata dal fitto carteggio che, dal 1936, giunge sino al 1963, del quale possiamo vedere il dipinto del 1957 Bottiglia con brocche. In mostra poi la Natura morta e mandolino e Composizione astratta, di Afro Basaldella, artista al quale Brandi dedicherà nel 1973 un importante studio. Dalla natura morta di Afro si passa alla Natura morta con frutta di Antonio Donghi del 1945. Ci sono poi opere di Piero Sadun e di Toti Scialoja. Del primo tre tele: Vaso con fiori, Gatto e Composizione astratta. Di Scialoja sono in mostra Cour de Rohan, del 1948 e Natura morta con ombre, del 1951. Infine le opere di Alberto Burri, punto focale intorno al quale ruota il progetto espositivo: si tratta di una piccola combustione del 1960, di Cretto bianco, del 1977, alle quali si aggiungono nella villa di Vignano il Cellotex dei primi anni ottanta e la Scultura in ceramica datato 1972. 
Per tutta la durata della mostra sarà attivo - tutte le domeniche a partire dal 29 novembre - un servizio navetta, in partenza dalle Logge del Papa alle 10,30 per consentire la visita guidata a Villa Brandi a Vignano che si terrà alle ore 11.
La mostra è promossa dal Comune di Siena, dal Ministero dei Beni Culturali, dal Polo Museale della Toscana, dalla Soprintendenza Belle arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, in collaboraziore con il Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni Culturali, cattedra di Storia dell'Arte contemporanea dell'Università di Siena. 

Informazioni
lunedì mercoledì giovedì e venerdì 
orari 10:30 | 16:30 
sabato e domenica
orari 10:30 | 18:30 
(chiuso il martedì ad eccezione di 1 e 8 dicembre con orari 10:30 | 18:30)

dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
tutti i giorni
orari 10:30 | 18:30
(chiuso venerdì 25 e  martedì 29 dicembre)

dal 7 gennaio 
lunedì mercoledì giovedì e venerdì 
orari 10:30 | 16:30 
(ad eccezione di lunedì 28 marzo orari 10:30 | 18:30)
sabato, domenica e festivi 
orari 10:30 | 18:30
(chiuso il martedì)

La mostra è visitabile con il biglietto del Complesso Museale Santa Maria della Scala. 
Ingresso intero €9
Ingresso ridotto €8: ragazzi 11/19 anni, over 65, studenti universitari non iscritti ad istituzioni universitarie senesi, militari, categorie convenzionate, gruppi minimo 15 persone.
Biglietto famiglia €22: 2 adulti + minori superiori anni 11)
Gratuito: residenti Comune di Siena, minori anni 11, scuole pubbliche senesi, docenti accompagnatori, accompagnatori di gruppi 1 ogni 15 persone, portatori di handicap
La biglietteria chiude alle 18:00


Nelle foto della conferenza 
da sinistra Anna Di Bene, Soprintendenza per le Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena Grosseto e Arezzo e Massimo Vedovelli, assessore alla cultura del Comune di Siena 

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE 
Siena Capitale Italiana della Cultura 2015 
Natascia Maesi
per IDEM ADV grafica, web & comunicazione
mobile +39 338 3423462 - 335 1979414

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