Kaufman Repetto inaugura la nuova stagione con una personale dedicata a Gianni Caravaggio.
“Ogni opera d’arte nella sua essenza è una proposizione di un mondo nuovo. Questa proposizione è sostanzialmente l’atto creativo che dona all’osservatore. In realtà, quell’atto apparterrebbe già all’osservatore e, a sua insaputa, è come se si ricordasse di esso. Qui l’osservatore non fruisce l’opera nel senso comune, non la legge, non la consuma ma compie un atto demiurgico per iniziarla. L’immagine è quella che si lascia iniziare, tutto il resto è perso per la nostra immaginazione, come diceva Jean Beaudrillard nelle sue ultime lezioni di solo qualche anno fa concludendo così la sua visione apocalittica del mondo mediatico e mediale postmoderno”. (Gianni Caravaggio)