Artista: Laura Leonardi
Titolo: “Dualité”
A cura di: Giusy Ragosa
Inaugurazione: venerdì 3 luglio 2015, ore 18
Luogo: Château de Buno, rue de l'Essonne, Le Petit Gironville 91720 Gironville-sur-Essonne (Francia)
Durata: 3 - 5 luglio 2015
Orario: venerdì 18 - 24, sabato 13 – 24, domenica 13 - 18.
Ingresso: 10 € per un giorno, 15 € per due giorni e 20 € per tre giorni
Info evento: Giusy Ragosa giusy.ragosa@gmail.com - 0033 6 49 38 07 02
Info artista: Laura Leonardi lauraleonardi77@libero.it - www.lauraleonardi.com
In collaborazione con: Le Collectif Recidiva et les Dimanches de l’Impro
Come raggiungere il castello: Il Chateau de Buno dista 60 chilometri da Parigi (1h d’auto), a 15 minuti a piedi dalla stazione di Buno Gironville (1h15 da RER D Gare de Lyon). Possibilità di navetta da Parigi.
FRANCIA. All’interno del Festival Château de Buno 2015, Le Collectif Recidiva e les Dimanches de l’Impro presentano una mostra personale di Laura Leonardi dal titolo “Dualité”, curata da Giusy Ragosa. La mostra inaugura venerdì 3 luglio 2015 nella cornice incantevole del Château de Buno a Gironville-sur-Essonne, nella regione dell'Île-de-France.
Allieva dei noti pittori italiani Maurizio Canale e Gianni Stefanon, nel 2001 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze e partecipa a varie mostre collettive e tiene personali in tutta la Toscana a partire dal 2000.
La pittura è il medium privilegiato dall’artista, una pittura che Leonardi destreggia e modella. Il medium più antico dell’arte, il più delicato da utilizzare, poiché fu capace di dettare le prime leggi nella costruzione delle strutture dell’arte, diventa qui quello strumento di potenza rivelatrice che animò l’uomo, ancor prima che questo cominciasse a strutturare l’idea di un fare artistico. Laura Leonardi indaga il corpo, partendo da uno studio dal vero, i suoi modelli posano statici per rivelarsi difformi grazie al volere dell’artista.
In Dualité le opere rivelano un continuo gioco di relazioni, un rimando perpetuo a uno sguardo invadente, in cui senza volerlo ci si trova inclusi, come di fronte a La Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci, sguardi e gesti ci portano a incrociare tutti i personaggi per finire sul Cristo bambino. Qui il rinvio è perpetuo, alla ricerca di un personaggio da guardare, un personaggio nascosto su cui tutti gli occhi si posano. Questo scambio reciproco e perpetuo è parte integrante del lavoro dell’artista. Si tratta di un duello con uno sconosciuto irriconoscibile con il quale Leonardi ci invita a instaurare un rapporto di dualità.
L'artista vive e lavora nel suo atelier in Toscana, dove da anni svolge un ruolo importante in campo sociale e pedagogico per una più ampia diffusione delle pratiche artistiche.