testo a cura di Ivan Quaroni
Atlantica Arte Contemporanea via Piave 35, Altavilla – Vicenza
19 aprile – 22 maggio 2013
Opening venerdì 19 aprile 2013 h. 18.30
Nell’ambito della pittura post-concettuale, la cosiddetta Expanded Painting (o pittura espansa) è una pratica che non concerne solamente l’estensione fisica del media tradizionale nella terza dimensione. Non si tratta di un approccio inteso, sic et sempliciter, a far straripare la pittura fuori dai limiti del supporto, ma di una attitudine a connettere il linguaggio pittorico con altre esperienze estetiche.
Nella ricerca di Mattia Noal, la pittura è “espansa” nel senso che subisce un processo di “filtraggio” e “riscrittura” attraverso il confronto con pratiche e discipline limitrofe, quali il video, la musica, il videogioco.
L’artista lavora attorno all’idea di un mutato approccio nell’ambito della visione, la quale si configura come una sorta d’interferenza che coinvolge il rapporto dell’immagine col tempo e con le nuove strutture visive. La sua non è, infatti, un’opera di decostruzione dell’immagine, oppure di semplice smembramento dell’apparato mimetico convenzionale, quanto piuttosto una prova di ricostruzione della realtà, che include inedite esperienze percettive.
I dipinti di Noal mostrano l’immagine nel suo farsi, quasi frame dopo frame, come risultato di un’accumulazione di figure epifaniche, in bilico tra geometria elementare e forma compiuta. I suoi acrilici su tela possono essere descritti come piattaforme acroniche, spazi cavi, superfici di slittamento dei piani ortogonali che, in qualche modo, rimandano all’esperienza videoludica.
Noal interpreta la pittura come un atto di consapevole esplorazione. Il suo viaggio è simile a quello di un’internauta che innesta sull’hardware pittorico nuovi software di elaborazione dell’immagine.
L’artista lavora soprattutto sull’interruzione del tempo standard e, dunque, della narrazione lineare suggerita dalle immagini, per soffermarsi sulle potenzialità generative del linguaggio stesso. E’ un modus operandi che procede per atti sottrattivi, di semplificazione formale, che hanno lo scopo di indicare le molteplici, eventuali linee di sviluppo dell’immagine.
Opere come Gloria, La Tempesta di Nicolò e Penelope, realizzate nel corso degli ultimi mesi, mostrano una fase che precede la definizione finale della figura, che quasi anticipa la messa a fuoco, e dunque, al contempo, il suo precisarsi in foggia di racconto e di storia compiuta. Il risultato è una pittura fresca e immediata, di sicuro impatto, che lascia un vago senso di vertigine. Noal persegue un’ideale di rarefazione ottica, ricreando effetti di sospensione simili alla vibrazione magnetica del fermo immagine di un videotape. In un certo senso, la sua pittura cattura l’istantanea di un limbo temporale, di un non-luogo artificialmente sospeso, ma denso di possibilità. Insomma, uno stato incompiuto dell’immagine, che demanda all’osservatore il compito di esaurirne l’esplorazione, ricomponendo, tanto esteticamente quanto cognitivamente, il senso ultimo della visione. In definitiva, la ricerca di Mattia Noal assume i contorni di una necessaria riflessione sul ruolo e sul dominio operativo della pittura in un’epoca, come quella attuale, dominata da un’esponenziale progressione delle tecnologie digitali.
Atlantica Arte Contemporanea Via Piave 35 – 36077 Altavilla – Vicenza – Italy Tel/Fax: +39 0444 341663 info@atlanticagalleria.it paolo@atlanticagalleria.it From Wednesday to Saturday 4.00 p.m. – 7.00 p.m.