E’ ora dipinta di verde la sala che il Caos (Centro Arti Opificio Siri) di Terni ha dedicato ad Adriano Ronchini. La stessa sala che Chiara Ronchini ha disposto per ospitare il ciclo SATISFACTION: una serie di 4 mostre di giovani artisti italiani – da Laura Giardino che ha già inaugurato con Vertigine, a Ester Grossi - da vedere fino al 9 di marzo - e poi Andrea Abbadangelo e Roberto Pugliese. E’ lo stesso verde che la bolognese Ester Grossi ha scelto per la sua personale dal titolo CŎNECTĔRE. Un colore come proseguimento delle opere esposte, come un anello che tutto unisce, a indicare un circolo composto da un unicum multidisciplinare di pittura, video, fotografia e musica. Un progetto, in armonia con le tele scelte dalla giovane artista bolognese - dove protagonisti sono gruppi di persone e il paesaggio spopolato – quasi in contrapposizione-, nato con la collaborazione di Giuseppe De Mattia, compagno di studi, progetti e lavoro di Ester, che ha scattato un’immagine rappresentativa della loro vita, e della loro città, Bologna, in relazione con i lavori pittorici della Grossi. De Mattia porta uno scatto e un video come proseguimento di questo: immagini pulite di un parco come fil rouge - frame di una natura quasi concettuale, pacifica – o come punto di arrivo di tutta l’esposizione, con una musica realizzata ad hoc per l’occasione da Jonathan Clancy (His Clancyness), personaggio noto e attivo nel panorama musicale internazionale, ma anche lui con partenza bolognese. Ancora pochi giorni per vedere CŎNECTĔRE.