Ieri a Milano, si è inaugurata la prima mostra personale di mio figlio:
"Gianmaria Milani // Lungo le scale del pensiero e dell'immagine"
a cura di Andrea del Guercio
ospitata nella Galleria OffBrera
Lo scritto del Prof. Del Guercio
GianMaria Milani lungo le scale del pensiero e dell'immagine.
di Andrea B. Del Guercio
Ho scoperto, perché di una
felice scoperta che raramente avviene in tempi tanto
immediati, l'insistito accumulo di blocchi e quaderni di
disegno di Gianmaria Milani; avverti che l'azione
grafica correva parallela con il 'prendere appunti '
di un approfondimento teorico-seminariale, ma da essa si
discostava seguendo una sua indipendenza, un'autonomia
rispetto all'ascolto della mia voce e alla percezione
delle immagini elaborate. Di fronte a questa prima
osservazione ed alla verifica della valenza espressiva di
quei particolari 'appunti fatti di segno e di
colore', con l'obiettivo, intuito, di capire la
natura dei processi indipendenti di comunicazione,cercai di
verificare in Milani se ci fosse e in che termini
qualitativi di relazione e tempi di reazione, un passaggio
tra il suo pensiero e l'azione immaginifico-visiva. Il
rapporto tra pensiero-immagine, risultò immediata, netta e
chiara nei suoi passaggi strutturali e grammaticali, sia
all'interno di una riservata area della sensibilità
artistica ma anche, e con nessun ostacolo, anche
nell'estensione dello spazio
installativo.Su questa base esperienziale,
nasce questa esposizione di GianMaria Milani, in cui
individuo un talento innato e precoce, frutto di un
esemplare percorso di conoscenza e di approfondimento; nasce
per accumulo di segni, di note insistite sulla carta,
nell'espansione cromatica delle grandi tele, nella
plasticità strumentale dei materiali iconografici. Lo
spazio della Galleria subirà una spettacolare invasione con
l'obiettivo di impaginare l'impaginabile, di
divaricare una creatività che si appunta sistematica
partendo dalla struttura grafico-verticale della
'scala' per poi allargare i confini paesaggistici
del pensiero visivo e dell'emozione
policroma.
felice scoperta che raramente avviene in tempi tanto
immediati, l'insistito accumulo di blocchi e quaderni di
disegno di Gianmaria Milani; avverti che l'azione
grafica correva parallela con il 'prendere appunti '
di un approfondimento teorico-seminariale, ma da essa si
discostava seguendo una sua indipendenza, un'autonomia
rispetto all'ascolto della mia voce e alla percezione
delle immagini elaborate. Di fronte a questa prima
osservazione ed alla verifica della valenza espressiva di
quei particolari 'appunti fatti di segno e di
colore', con l'obiettivo, intuito, di capire la
natura dei processi indipendenti di comunicazione,cercai di
verificare in Milani se ci fosse e in che termini
qualitativi di relazione e tempi di reazione, un passaggio
tra il suo pensiero e l'azione immaginifico-visiva. Il
rapporto tra pensiero-immagine, risultò immediata, netta e
chiara nei suoi passaggi strutturali e grammaticali, sia
all'interno di una riservata area della sensibilità
artistica ma anche, e con nessun ostacolo, anche
nell'estensione dello spazio
installativo.Su questa base esperienziale,
nasce questa esposizione di GianMaria Milani, in cui
individuo un talento innato e precoce, frutto di un
esemplare percorso di conoscenza e di approfondimento; nasce
per accumulo di segni, di note insistite sulla carta,
nell'espansione cromatica delle grandi tele, nella
plasticità strumentale dei materiali iconografici. Lo
spazio della Galleria subirà una spettacolare invasione con
l'obiettivo di impaginare l'impaginabile, di
divaricare una creatività che si appunta sistematica
partendo dalla struttura grafico-verticale della
'scala' per poi allargare i confini paesaggistici
del pensiero visivo e dell'emozione
policroma.
Lo scritto di Gianmaria Milani
Fin da piccolo ho vissuto in mezzo a tele, colori e dipinti di ogni genere ed espressione e ho sempre pensato che l’arte fosse il modo più idoneo di esprimermi. Oggi ho trovato finalmente un gesto che mi è congeniale, almeno per ora.
Lavoro il più delle volte su carta, riempio pagine e pagine di segni, tratti e colori.
In maniera istintiva, quasi ossessiva.
Quel che per ora cerco è una lettura della realtà, spiegata in maniera semplice su materiali poveri. Utilizzo oggetti personali, quaderni, agende, per creare piccole composizioni. Sono spesso messaggi forti e decisi ma di facile lettura con un linguaggio quasi iconico come le antiche rappresentazioni ecclesiastiche, pochi ma significativi simboli, come terra, cielo, luce e le identificazioni del uomo e della vita come ad esempio la scala, la linea di orizzonte e le “nuvole”. Queste macchie a volte nere e a volte bianche che contaminano o convivono con quel che è la superfice cioè lo sfondo, la terra\la realtà. In poche parole, attraverso il disegno riesco a dire, scrivere ed urlare il mio pensiero. Uno sguardo rivolto al mondo, alle cose che mi piacciono e a quelle che non sopporto. Un pensiero sul futuro ed uno rivolto a me stesso, nudo davanti ad uno specchio. Questo sono io, ora. Domani non so.
Grazie a tutti.
Lavoro il più delle volte su carta, riempio pagine e pagine di segni, tratti e colori.
In maniera istintiva, quasi ossessiva.
Quel che per ora cerco è una lettura della realtà, spiegata in maniera semplice su materiali poveri. Utilizzo oggetti personali, quaderni, agende, per creare piccole composizioni. Sono spesso messaggi forti e decisi ma di facile lettura con un linguaggio quasi iconico come le antiche rappresentazioni ecclesiastiche, pochi ma significativi simboli, come terra, cielo, luce e le identificazioni del uomo e della vita come ad esempio la scala, la linea di orizzonte e le “nuvole”. Queste macchie a volte nere e a volte bianche che contaminano o convivono con quel che è la superfice cioè lo sfondo, la terra\la realtà. In poche parole, attraverso il disegno riesco a dire, scrivere ed urlare il mio pensiero. Uno sguardo rivolto al mondo, alle cose che mi piacciono e a quelle che non sopporto. Un pensiero sul futuro ed uno rivolto a me stesso, nudo davanti ad uno specchio. Questo sono io, ora. Domani non so.
Grazie a tutti.
Ora qualche immagine...
la mostra...
alcuni degli intervenuti..
in primo piano, Massimiliano Alioto |
arriva anche Ali Hassoun... |
Gianmaria con il Prof. Del Guercio |
Gianmaria con Alioto |
Ali Hassoun |
Gianmaria con Thomas Berra |
con alcuni collezionisti |
Gianmaria con Giuseppe Bombaci, Ali Hassoun e Massimiliano Alioto |
collezionisti davanti all'installazione di Gianmaria |
Gianmaria ancora con amici e collezionisti |
Gianmaria con Max Papeschi, Flavia Vago ed Emanuele Beluffi |
se vorrete, martedì 19 a Banca Sistema