Amo i Balcani e la loro storia travagliata ma affascinante, ricca di spunti e di unicità etnico-sociali.
Il Negromante e l’Ulano è un romanzo breve ambientato in Vojovodina, regione della Serbia, ma a suo tempo propaggine meridionale del Regno d’Ungheria, che a sua volta era la metà orientale dell’Impero asburgico.
Purtroppo a questo giro mi sono dovuto arrangiare – si fa per dire – con la documentazione indiretta, visto che i Balcani non li ho ancora visitati. E dire che sono stato a est: Ungheria, Repubblica Ceca, Estonia, Russia… ma continua a mancarmi quella fetta di Europa che tanto mi ammalia.
Unendo l’utile al dilettevole, ho usufruito di un ottimo supporto cartaceo, integrandolo alla documentazione tramite Wikipedia ed altri siti più classici.
Si tratta di Scoprire i Balcani – Storie, luoghi e itinerari dell’Europa di mezzo.
Dalla quarta di copertina:
L’associazione Viaggiare i Balcani presenta la nuova guida “Scoprire i Balcani. Storie, luoghi e itinerari dell’Europa di mezzo” in versione aggiornata e ampliata con l’aggiunta di alcune nuove collaborazioni, tra le quali quella con il noto fumettista Aleksandar Zograf, tra le firme di punta di “Internazionale”. Un testo inedito di Paolo Rumiz introduce il lettore all’interno di un ibrido a metà strada tra libro di suggestioni e classica guida turistica, ad accompagnarlo in un lungo viaggio che da Trieste giunge sino al Mar Nero attraversando ex Jugoslavia, Albania, Bulgaria e Romania: dieci capitoli-nazioni pensati come altrettante finestre spalancate su una parte d’Europa ancor oggi poco conosciuta se non nei suoi stereotipi e luoghi comuni. Un percorso alternativo alle mete tradizionali, attento alla scoperta di splendidi luoghi minori e ai loro racconti, siano essi narrazioni, memorie, ricette, poesie o antiche leggende, le comunità di contadini e produttori appartenenti a Terra madre, la rete mondiale di Slow Food… per viaggiare in modo consapevole rispettando ambiente, culture e persone. Media partner del progetto è la testata giornalistica on line “Osservatorio Balcani e Caucaso”, presente all’interno della guida con numerosi contributi scritti dai suoi corrispondenti e collaboratori.
Il che rende abbastanza l’idea: questa non è una classica guida turistica, con le cartine dei mezzi di trasporto, gli orari di musei e negozi, e poche, raffazzonate dritte storico-geografiche.
Scoprire i Balcani è piuttosto un saggio turistico, che propone molti itinerari insoliti in terre già di per sé insolite.
Ci sono note sui popoli che abitano i dieci paesi presi in esame, sulle loro indoli e le loro abitudini. Nulla di stereotipato, né di prettamente commerciale.
Lo stesso vale per i giri suggeriti, che vanno da quelli culturali (paesi e cittadine lontane dalle solite tappe dei viaggi organizzati) a quelli gastronomici, senza dimenticare l’escursionismo, soprattutto in paesi ricchissimi di bellezze geografiche (Slovenia, Croazia e Transilvania su tutte).
Scoprire i Balcani presenta anche un elenco di libri da leggere, quattro o cinque per ciascun paese preso in considerazione. Saggi, romanzi, biografie, libri di storia. Un totale di circa una quarantina di libri, utili a viaggiare anche con la mente, oltre che col corpo.
E poi sì: belle fotografie a fare da corredo.
Venti euro spesi bene.
E io spero presto di vedere – quantomeno – Montenegro, Slovenia (abbastanza fattibile) e Sarajevo.
Guida alla mano, ovviamente.
(A.G. – Follow me on Twitter)
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