Neila
di Antonio Ferrara
Lettere Animate Editore
169 pagine, 1,49 euro
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Sinossi
Cristina Ricci è una ragazza felice. Ha un buon lavoro e un fidanzato. Conduce una vita tranquilla insieme alla madre, nonostante abbia perso il padre all’età di sette anni. Una sera, parte con Marco per un fine settimana nella provincia di Avellino e la sua vita viene stravolta dalla improvvisa scomparsa del ragazzo. Di lui non vi è alcuna traccia.
Disperata, riesce a raggiungere una casa lungo la strada, ma scopre ben presto che la gente del posto è ostile. A Neila non tutto è come appare. Cristina tenterà di fuggire, ma per svariati motivi il paese non le permette di allontanarsi. Presa dal dubbio su cosa fare, cercare Marco oppure andare via, farà la conoscenza di uno strano bambino, Danilo, custode di una terribile verità sugli abitanti del paese. Insieme cercheranno di capire cosa stia succedendo in quel posto. Torneranno a galla antiche paure e rivelazioni, come quella della scomparsa del padre. Cristina scoprirà ben presto di non potersi fidare di nessuno, nemmeno degli affetti più cari...
Commento
Curioso romanzo del fantastico, Neila ha il pregio di tangere più sottogeneri, saltellando allegramente dal thriller al gotico italiano, per poi virare verso la fantascienza e l'horror.
L'ebook di Antonio Ferrara è una bella giostra, che alterna atmosfere molto azzeccate a momenti pulp (questa volta intesi in senso tarantiniano). Ha il grande pregio di non annoiare mai, e di spingere a voltar pagina, fino a scoprire la verità.
Verità che si perdere in un labirinto di specchi distorcenti, tra personaggi che non sono quel che dicono di essere, e che riescono addirittura a cambiare identità più di una volta nel corso del romanzo.
Neila ha anche un sacco di omaggi al cinema e alla letteratura di genere. Da IT, di Stephen King, al gotico rurale di Baldini, passando per L'Invasione degli Ultracorpi, Men in Black e le prime stagioni di Twilight Zone.
La costruzione del mistero è resa in maniera particolarmente efficace, anche se la storia prende la rincorsa e nelle fasi finale si perde in qualche momento concitato di troppo.
Il romanzo ha qualche passo falso nei dialoghi e in alcuni fastidiosi refusi. Nulla però che comprometta il piacere della lettura, soprattutto se affrontata con lo spirito giusto, ovvero quello del puro divertimento.