Plutona e Sentinelle d’Inverno

plutona

No, nel titolo non c’è un refuso.
Plutona è una graphic novel che ho letto in questi giorni, spinto più che altro dall’assonanza del titolo col nome del mio blog.
Realizzato da Jeff Lemire e da Emi Lenox, pubblicato per l’Italia dalla sempre ottima BAO Publishing, è un fumetto che prende la scusa dei supereroi per raccontare una storia di formazione, di quelle dure, non necessariamente con un lieto fine.
Immaginate un mondo in cui gli eroi mascherati sono reali, qualcosa sulla falsariga di Powers (altro fumetto cult). I “mantelli” sono un po’ celebrità e un po’ icone. Ma soprattutto sono irraggiungibili dai comuni mortali.
Ma cosa succederebbe se una dei mantelli più famosi venisse trovata morta nel bosco di una piccola comunità di provincia? E se i suoi scopritori fossero dei ragazzini di scuola?

Plutona è la più potente eroina del suo mondo. Cinque ragazzi la trovano morta in un bosco. Ciascuno di loro è a proprio modo un emarginato, e questo traumatico evento li avvicinerà, costringendoli ad aprirsi, a raccontarsi, a capirsi a vicenda. Ogni capitolo, disegnato da Emi Lenox,termina con tre pagine disegnate da Jeff Lemire che dettagliano l’ultimo giorno di vita di Plutona, in modo tale che solo alla fine del volume capiremo cosa le sia successo realmente. Una storia toccante e dolce, amara e profonda, raccontata con estrema maestria da uno dei massimi sceneggiatori nordamericani contemporanei. (Quarta di copertina)

Scordatevi di leggere un classico fumetto di supereroi.
Come ho già detto, questo è solo lo spunto per narrare una storia di ragazzi di periferia, con problemi legati alla loro età e alla nostra contemporaneità (genitori separati o alcolisti, non accettazione del proprio corpo, figli di ragazze madre etc).

Ottima lettura, anche per i non appassionati.
Disponibile in cartonato o in versione eComic.

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Sentinelle d’Inverno è invece una graphic novel ben diversa.
Scritta e disegnata da Brian K. Vaughan e da Steve Skroce, racconta di un futuro prossimo distopico e di una guerra che, ai nostri occhi sembra decisamente improbabile. Anche se, dopo l’elezione di Trump, il concetto stesso di “improbabile” è stato ridefinito e riscritto.

Cento anni nel futuro, gli Stati Uniti invadono il Canada per attingere alle loro scorte d’acqua. Una frangia estremista di patrioti osteggia la lenta marcia di invasione-annessione degli Yankee, in un tentativo forse vano di resistere a un nemico inaspettato. Brian K. Vaughan, l’ispirato co-creatore di Saga, ci regala un volume autoconclusivo che accende un riflettore sulle verità più scomode del terrorismo e della guerra. Ai disegni, lo Steve Skroce responsabile per gli storyboard di innumerevoli film di successo, non ultimi quelli della saga di Matrix.

La graphic novel è una provocazione sul concetto stesso di “guerra moderna”, di “esportazione della democrazia” e di altri termini utilizzati più o meno abusivamente per descrivere quelli che sono veri e propri conflitti d’invasione.
Solo che, nel caso di Sentinelle d’Inverno, il paese invaso non è un retrogrado stato mediorientale, bensì il civilissimo e progressista Canada. E gli invasori sono i vicini di casa, gli statunitensi che, a questo giro, cercano acqua, al posto del petrolio.

Lettura interessante, di chiara impronta ideologica e politica, ma comunque appassionante, cinica e – perché no – divertente.
Il fumetto è adrenalinico, forse un po’ troppo veloce, troppo rapido nel suo evolvere una trama che sfrutta una violenza mostrata e a tratti brutale. Qualche pagina in più non avrebbe fatto male. Ciò detto, è un volume che piacerà a molti dei miei abituali lettori.

Anche questa graphic novel è di BAO Publishing (giuro che non lavoro per loro).
La trovate qui, cartacea o digitale.


(Articolo di Alex Girola – Seguimi su Twitter)

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