Sono acqua, volti, corpi e muri le sue foto. La mescolanza delle discipline più diverse è una delle sue peculiarità artistiche maggiori e conferisce alle sue opere una straordinaria valenza concettuale. Sono tutti elementi facenti parte di un unico impianto visivo. Il corpo dipinto, meglio, segnato ed inciso dal colore, occupa delicatamente lo spazio dei suoi scatti estendendosi fino a diventare spazio stesso. Come un linguaggio che, surreale, è privato di suoni, le sue figure sono avvolte dall’acqua in un abbraccio delicato e lenitivo. In un silenzio volontario ed inevitabile. Un’opera d’arte che è paesaggio di un’anima che mette a fuoco la dimensione emozionale e psicologica del soggetto. Alessandro Baricco dice che chi ha conosciuto il ventre del mare sarà inconsolabile. Le foto di Rossella sembrano condividere. Acqua che è specchio, ventre materno dove tutto nasce e tutto torna; muri che sono ostacoli, porte e confini da varcare. Scatti che raccontano di una ferita. Che parlano di libertà. Evidenti i contrasti di luce, netti i toni dominanti:bianco e nero. Colore puro e non colore per eccellenza. Fotografie che sono opere complete ed affascinanti,concepite per essere comprese.