Tre libri da regalare a Natale (parte seconda)

zombie death trooper

Visto che la formula piace, considerando anche che il primo post di “consigli per gli acquisti” è andato molto bene e che Natale è oramai sull’uscio di casa, vi propongo altri tre titoli per fare dei regali libreschi alternativi e interessanti, senza spendere un capitale e senza ricorrere al mercato degli ebook.
Purtroppo è ancora impossibile regalare ebook tramite Amazon.it, cosa che ritengo alquanto penalizzante rispetto al portale .com, perciò se volete comprare qualche volume digitale per i vostri amici dovete per forza ricorrere ai buoni Amazon (che, tra l’altro, sono pensierini molto pratici e gradevoli).
Anche per oggi ci soffermeremo quindi sul cartaceo, così da far contenti tutti, senza star lì a montare le solite polemiche sterili e inutili.
Prendete carta e penna e ricaricate la carta di credito.

Tre libri da regalare a Natale (parte seconda)

Contagio Mortale

Contagio Mortale

di Joe Schreiber
Editore: Multiplayer.it
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Dopo essere andata in avaria in un angolo remoto dello spazio, l’unica speranza per la nave prigione Imperiale Purge – dimora temporanea per centinaia di ribelli, contrabbandieri, furfanti e spietati assassini – sembra essere il relitto di uno Star Destroyer abbandonato alla deriva e apparentemente disabitato. La squadra di recupero inviata dalla Purge a cercare dei pezzi di ricambio fa ritorno solo in parte e infettata da una malattia così mortale da uccidere orribilmente, in poche ore, quasi tutti gli individui a bordo.
E la morte è solo l’inizio. I pochi superstiti della Purge – due fratelli adolescenti, il sadico capitano delle guardie, l’ufficiale medico, unica donna a bordo e due contrabbandieri a noi ben noti – ce la metteranno tutta per sopravvivere.
Nulla, però, può prepararli a ciò che li aspetta nel vuoto stridente di uno Star Destroyer che in realtà non è per niente disabitato…

Star Wars e zombie.
O meglio: una zombie apocalypse (in realtà ristretta nello spazio di due astronavi) nell’universo di Star Wars.
Non un romanzo di quelli che entreranno nella storia della letteratura – nemmeno in quella di genere – ma è comunque sufficiente a garantire qualche ora di gradevolissimo divertimento.
Ottima la gestione crescente dell’atmosfera horror, che ricorda film come Alien e il primo Resident Evil.
Per appassionati.

L’Arte Ermetica – Bosch, Brueghel, Dürer, Van Eyck

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di Dalmazio Frau
Editore: Arkeios
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Quattro saggi che formano un unico quartetto su alcuni dei più grandi e misteriosi pittori dell’autunno del Medio Evo: Bosch, Van Eyck, Dürer e Brueghel. Attraverso le loro vite e l’analisi, secondo una lettura della Tradizione ermetica, alchemica e simbolica di quattro opere – Il giardino delle delizie, L’adorazione dell’agnello mistico, Melancolia I e Il trionfo della morte – si scoprono legami che vanno dall’esoterismo alla magia, dalla demonologia alle creature fatate, in un mondo corrusco e tenebroso fatto di incanti e di miti nascosti nelle tavole e nel colore.
Quattro opere pittoriche, a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento, in un universo composto di simboli e realtà arcane e ultraterrene, ma nel contempo reale, ci offrono un affresco approfondito – e in certe occasioni del tutto impensato – che mostra questi pittori come rappresentanti di un esoterismo cristiano spesso in antitesi alla Riforma luterana, ma anche portatori di significati più arcaici; esponenti di un modo di intendere l’arte come espressione di un impegno non soltanto culturare ed estetico, quanto soprattutto metareligioso e sacro.

Uno straordinario saggio di arte ermetica, che prende in esame tre dei miei pittori preferiti, analizzandoli per bene, con tanto di correlazioni al moderno, influenze su altri artisti e presa in esame degli aspetti occulti e alchemici di varie opere, discusse nel dettaglio.
Il libro di Dalmazio Frau è splendido, un “must have” per tutti gli appassionati, e per chi si vuole avvicinare a certe tematiche, senza affrontare però tomi dal linguaggio spesso aulico e compiaciuto di vecchi, insopportabili critici d’arte.

Più nero della notte

più nero della notte

di Ian Tregillis
Editore: Asengard
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Qualcuno ha ucciso l’arcangelo Gabriele e, cosa ancora peggiore, le trombe di Gerico sono sparite e il Paradiso rischia la crisi. Ma il piano che appare dalle indagini sull’omicidio porta a scoprire qualcosa di più grande: una truffa vecchia di milioni di anni. Perché non si tratta di un semplice omicidio. Un gruppetto di angeli ha deciso di scappare dal paradiso, ma hanno bisogno di un corpo umano perché il loro piano funzioni. Bayliss, un angelo caduto noto per il suo cinismo, prende le sembianze di Philip Marlowe, per il quale la vita non sarà più come prima, fra angeli e gangster, donne e locali fumosi.

In un’epoca in cui il fantasy – specialmente l’urban fantasy – viene stuprato da vagonate di titoli indegni e orripilanti, Più nero della notte risulta essere un libro imperdibile per gli appassionati di questi generi della speculative fiction.
Tregillis scrive quello che è forse il suo romanzo più riuscito, velato di noir, ricco di fantasia seppur strutturato su personaggi e situazioni credibili e ben costruite.
Gustoso e notturno.

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