Claudio Davide Taverna
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Attività artistica di cdtaverna
Claudio Davide Taverna
in sintesiUna profezia laica per ogni tempo? Secondo Taverna (cdt), l'essere umano, può trovare in se stesso, la soluzione al progetto, che solo assieme possiamo realizzare. Ognuno abbracci se stesso per goderne tutti imparando ad imparare. CdTaverna propone opere che definisce apporti e spesso anticipa, eventi e modalità espressive. La stampa lo ha definito: "Il profeta della cyberart", non è difficile crederlo osservando gli apporti su poliester da 70 micron, retti, in 'tensione' , da molle d'acciaio tra tubi sintetici. Parola d'ordine: "Per un'etica dell'arte", contro ogni effetto placebo, che rende la vita, una realtà virtuale, dove 'tutto' è frutto di suggestioni, credenze od aspettative. L'opera di cdtaverna la comprendiamo con Beuys, quando sostiene che l'arte: possiede carattere terapeutico, curativo. La comunicazione diventa reale, quando supera tale frequenza, e raggiunta quella spirituale si concretizza nell'azione creativa. Ha esposto internazionalmente, non ha mai corteggiato nessuno, per ottenere favori; si è spinto fino all'antico Siam, ad imparare il Noad=massaggiare Phaen=in stile Bòran=antico per ritrovare calma ed equilibrio. Gli apporti/opere di cdt, divengono bodyWorking, scultura sociale o performance e la sua arte/etica diviene agire non su un materiale grezzo od amorfo come faceva Beuys, con il grasso e l'argilla; ma trasformare un'energia non ancora definita, con un movimento preciso, mai lo stesso, efficace sui piani affettivi e psichici; utilizzando un elemento primario e vitale, associato alla creazione, all'arte: l'essere vivente ed i suoi 'segni'. I processi 'animici' stanno in rapporto di reciproca influenza con quelli fisiologici creativi.
Documentazione 1986 scheda a cura:
artitalia
s.r.l.
CLAUDIO DAVIDE TAVERNAClaudio Davide Taverna nasce il 20 aprile 1950 ad Alessandria.
Trascorre un breve ed intenso periodo artistico a Milano, dove è promotore e fondatore del Centro d'Arte Novart.
Consegue quindi l’abilitazione all'insegnamento di Storia dell’Arte presso l"Istituto d'Arte di Acqui Terme.
Per approfondire e perfezionare ulteriormente le sue conoscenze pittoriche frequenta l'Accademia di Brera di Milano, mentre intensifica l"attività pittorica si iscrive presso l"Università Cattolica di Milano, alla facoltà di filosofia.
Il suo linguaggio personalissimo e fondamentalmente grafico, è maturato attraverso approfonditi studi e consolidate esperienze nell"ambito delle più recenti correnti avanguardistiche.
L'artista è pervenuto in poco tempo ad una maturità stllistica, ove convergono e si compenetrano efficacemente contenuto e tecnica.
La simbiosi pittorica di tali precipue componenti offre visivamente percepibile il messaggio ideologico-filosofico-umanistico insito nel discorso artistico di Taverna, iniziato anni or sono e che, con una documentata coerenza si è poi arricchito di eterogenee esperianze umane-sociali ed ovviamente linguistiche. L’impostazione dialogica del contesto di ogni opera proposta è sapientemente dimensionata in favore di una chiara fruizione degli impliciti messaggi. Essa si avvale di un equilibrio formale plastico che eloquentemente accompagna verso la lettura complessa e simbolica delle tematiche.
Realtà sociale ed individuale si alternano, si contrappongono e convivono nella dialettica di interrogativi e ricerche esistenziali quotidianamente vissuti.
Consapevole e compartecipe di un universale contesto sociale, ha ultimamente incuriosito ed interessato le cronache attirando l'attenzione del pubblico spettatore-attore con l'originalità di una sua iniziativa, secondo la quale è addivenuto a fautore ed autore di una serie di dipinti su alcune saracinesche di negozi della sua città, ritenuta espressione dell'inconscio collettivo urbano.Sue opere sono in permanenza presso:
Artitalia
Club Collezionista
Centro S. Matteo
Via Lodovico il Moro 117
Via Lodovico il Moro 117
Vico S. Matteo 10/r
Milano
Milano
Genova*NOTA CRITICA
Claudio Davide Taverna è pittore che senza dubbio si inserisce nell'ambito della pittura contemporanea. È portavoce di un linguaggio pienamente riscontrabile con l'immediata fruibilità del nostro tempo.
Scarna ed essenziale la sua enucleazione artistica è eminentemente grafica e descrive con drammatica concisione le problematiche umane nel clima dell'odierna tecnologia, della quale siamo ormai parte integrante.
La sua narrazione non è però meramente polemica nei confronti della società, è invece un'acuta indagine psicologica, che originata dalle istanze di ricerca di un proprio inconscio, si dilata in un confronto dialettico con gli altri simili, gravati dallo stesso modo di essere meglio di esistere.
La presa di coscienza da parte dell'artista, dapprima personale, diviene pertanto sociale e coinvolge tutti, in quanto uomini e legati ad uno stesso destino, uniti nel medesimo vano tentativo di auto definizione, di ritrovamento dell'identità individuale e quindi universale.
L'espressione grafica, nella quale emerge la padronanza del segno sicuro e nitido e si compone armoniosamente il risultato disegnativo, acquista spesso tonalità drammatiche nel dichiarato dualismo di materia e spirito insito nell'uomo. “L'uomo - specifica Taverna - è chiuso in un mortificante involucro materico e ciò che più opprime è il piacere che prova di questo esistere inutile al proprio divenire”. Egli del resto, spiega ancora, è composto da un “corpo mentale, che (ne) costituisce la maggior forza.... tenuto schiavo dalla sfera della materia bruta”, da una “sfera materica”, identificata in “materia bruta”, infine dallo “spirito (che) costituisce la possibilità dell'esistere ed è parte comune a tutti gli esseri che hanno vita, ed è quindi la vita stessa”. “Dalla falsa posizione che vengono ad assumere le parti sopraindicate -deduce quindi - nascono tutte le angosce e gli errori che portano l'uomo sulla strada dell'autodistruzione”.
Gino Traversi scrive del pittore: “Di formazione umanistica con particolare disposizione a meditare, in modo speculativo, sulle strutture esistenziali individuali e collettive, Taverna ha utilizzato molto, ed ancora utilizza, il disegno come strumento di conoscenza. La sua esperienza in tale senso gli ha consentito di costruire forme-figure e forme-simboli tendenti ad esprimere concetti, riferimenti allusivi alla maschera-uomo, riflessioni sul sovra sensibile che ci circonda e ci compone. Le sue intuizioni formali nascono quindi da un ritmo mentale, da improvvise sovrapposizioni di pensiero ed impulsi percettivi che si concretizzano ai confini della realtà comunemente intesa”. La sua esplicazione artistica si può interpretare inoltre, secondo il critico, come “libera esigenza mentale, che partendo da un'autoanalisi si proietta nella molteplicità della fenomenologia sociale individuandone effetti negativi, come l'ipocrisia, l'incomunicabilità, l'antagonismo esasperato”.
Su “Il Resto Del Carlino” si evidenzia che “La ricerca dell'identità dell'uomo è Il tema di Davide Taverna. L'artista è dominato da questo obiettivo e scava nella sua sensibilità artistica per darcene proposte diverse che siano di traccia a questa individuazione. L'elaborazione ha un fascino misterioso, come ad indicare che l'identità dell'uomo è un mistero perché essa assume volti diversi e sempre enigmatici”. “Validamente impegnato nella fusione fllosofico-artlstica di un rapporto umano di forte accentuazlone sociale - sottolinea Eugenio Oliva - riesce nelle sue opere pittoriche e dì grafica ad evidenziarne il richiamo per una più vasta partecipazione”.
“Con La grafica, l'artista esprime il suo ‘io’ - viene slntetizzato nella presentazione a catalogo della rassegna d'arte a Palazzo Durini - Con la pittura dal cromatismo piacevole ed attraente, ci fa assistere ad una sequenza di sensazioni che preludono il ‘diaLogo’ “.
Sulla “Gazzetta di Ferrara” si accenna all"eleganza formale del segno” e d'altra parte si contrappone il fatto che "Taverna ha una sua violenza interiore che non appare dalla scelta meditata della cromia compositiva, ma si svela nell'accentuarsi di un segno, nel piegarsi anomalo di una mano, nella torsione di un viso, nel deformarsi di una prospettiva”.
Abbiamo già riferito della sintetica eloquenza lineare della grafica di Claudio Davide Taverna, sicura, a volte sconcertante, ricca però di tensione dinamica dei volumi nella dimensione spaziale di ogni opera, al fine di una ricerca emblematica d'identificazione umana; quanto accade anche in pittura, ove armoniose e significative tonalità cromatiche sono sinuosamente giustapposte in una soluzione dialettica formale, di evidente richiamo esistenziale.
“Taverna - commenta Giorgio Celli - si pone sulla via della forma che non c'è, ma che potrebbe esserci, su di un vissuto come soglia di un'inibizione elementare che egli non riesce mai a superare ma che nel compromesso estetico si manifesta come forma suggerita, musa inquietante di una visione che è illusione. o viaggio nell'illusione. Un pittore come Taverna esercita l'evasione parziale del veduto senza scegliere mai il pensato e restando, ed è il suo tratto più originale, in una zona di intensa interazione dialettica tra l'occhio e la mente”.*MOSTRE
Anno
Evento - Luogo
Città
1974
1974/75
1975
1975
1975
1975/76
1975/76
1975/76
1976
1976
1977/78
1979/80
1981
1984
1984
1985
1985
1985/01
1985/02
1985/03
1985/04
1985/06
1986/11
1986
1986
1986
1986
1986
1986
PERSONALE - "Centro Novart"
Rassegna Gall. Diamante – Palazzo Durini
PERSONALE - Galleda "Il Diamante"
Rassegna D'Arte Contemporanea
Rassegna D'Arte - Galleria "Valparaiso"
COLLETTIVA - Galleria "C3"
COLLETTIVA – Gall. Arte Moderna "Il Subbio"
COLLETTIVA Pittori Contemporanei
Galleria "Garrone"
Rassegna Galleria "C3"
PERSONALI
Tre ogni anno allestite da ente fiere e fiera S.Giorgio
PERSONALE - PaLazzo Guasco
I MOSTRA COLL. D'ARTE – Circolo A.R.C.I.
Pittura*ScuLtura*Grafica*Musica*Poesia*
ARTEFIERA '85
PERSONALE Art Falr London - OLIMPIA
PERSONALE Arco'85 – Palacio De Cristal
PERSONALE Expo Arte Fiera Internazionale
PERSONALE Arte Fiera Internazionale
PERSONALE16a Art Int. Kunstmesse
PERSONALE galleria L’Ariete
Expo Arte
Arte Fiera
Arte Expo
ICAF
ARCO
Art ‘17
MILANO
MILANO
FERRARA
L. ESTENSI
VARESE
MILANO
RHO(MI)
MILANO
MILANO
MILANO
BOLOGNA
MILANO
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
Varie
BOLOGNA
LONDRA
MADRID
BARI
BOLOGNA
BASEL
BOLOGNA
BARI
BOLOGNA
NEW-YORK
LONDRA
MADRID
BASILEA*PREMI E RICONOSCIMENTI
Ricordiamo fra i Premi:1974
1976
19821984
Gran Premio "CLUB DEL COLLEZIONISTA" con mini crociera sulla M/N Michelangelo
Premio "BILANCIA D'ARGENTO"
Premio InternazionaLe di CuLtura Per la Pace - Accademia Dei 500
-“Targa Assessorato Cultura della Provincia”MILANO
NAPOLI
VARESEROMA
ALESSANDRIABIBLIOGRAFIA
E' inserito in volumi e cataloghi ed è stato recensito su riviste e giornali di cui citiamo: “Il Resto Del Carlino” – “Gazzetta di Ferrara” – “Linea Estetica” - "Les Artistes Européens” – “Collana D'Arte” – “Documentazione Artistica Contemporanea in Europa”, Vol. nº2, Campione – “IL Giorno” –“Arte e Cultura” – “Il Subbio” – “Ore D'Arte” – “La Prealpina” – “Avvenire” – “Corriere d'Informazione” – “Gazzettino Padano” – “Archivio D'Arte Contemporanea”, Milano – “Gisette” – “La Stampa” – “Cronacasport “ – “Selearte” – “La Provincia Di Alassandria” – “Conteporart nº 13 –“Kunsthistoriches Institut in Florenz, Archivio per L'Arte del Novecento”.
Cdtaverna biografia
La ricerca dell'identità dell'uomo, è il tema centrale, dell'opera di CdTaverna. Le città di Forlì e Cesena; lo hanno ospitato quale interprete, sui suoi testi, al Primo convegno nazionale: Il Rame Nell'Edilizia. Scavando nella propria sensibilità, per darcene proposte, che ne siano di traccia, ci dice: “La mia opera è il fatto di una volontà interiore che mi proietta nell'uomo e nasce dal sensibile e soprasensibile che mi circonda, o meglio, che ci circonda e ci compone”. Nell'ultimo suo scritto, dedicato a CdTaverna, il critico milanese Gino Traversi scrisse: “Le sue intuizioni formali nascono da un ritmo mentale, da improvvise sovrapposizioni di pensiero ed impulsi percettivi che si concretizzano ai confini della realtà comunemente intesa. Niente automatismo o alchimie immaginose, ma libera esigenza mentale, che partendo da un' autoanalisi si proietta nella molteplicità della fenomenologia sociale individuandone effetti negativi, come l'ipocrisia, l'incomunicabilità, l'antagonismo esasperato: prodotti di un andamento disarmonico delle funzioni primarie che ostacola l'uomo sul cammino della sua più vera ed alta destinazione. La filosofia del Taverna, che lo stesso definisce 'dell'etica presentista', o del fare, la si intuisce anche dai ragionamenti degli Stracci &c; 'striscia' da Lui creata, dove il principale personaggio, o caposcuola è Seta: 'il filosofo degli stracci'. Un mondo dove tutti gli 'stracci' universali commentano la "vita" degli uomini. Una riflessione di Seta: L'uomo è un attore nato. Peccato che demolisce il Teatro ove recita!?. Scrivere, disegnare, dipingere sono mezzi di comunicazione, sono i mezzi che ci permettono di entrare e conoscere la 'realtà virtuale'; sono strumenti che possono fare dell'uomo che è, e che non coincide solo con l'uomo rivelato”. Da 'Pensieri': L'uomo è chiuso in un mortificante involucro materico e ciò che più opprime, è il piacere che prova di questo esistere; inutile al proprio divenire. Tra le opere più impegnative di Taverna, ancora in fase di perfezionamento, anche se in parte di già pubblicata come saggi brevi negli anni '80, è da citare: 'Arte come Ascesa', l'unico trattato che fonde "gnosi e genesi" del fare artistico. Si legge nel primo capitolo; La Conoscenza: 'Ogni uomo può conquistarsi la conoscenza, per mezzo di quelle facoltà latenti che sono caratteristica d'ogni essere; facoltà che sono la possibilità di conquista d'ogni cognizione nella materia del nostro sistema. Sono suoi i neologismi: critetica ( della quale è consulente per una nota agenzia stampa); edilattoneria (autore dei testi e docente dei corsi in merito). Ha fondato la prima sala presentista, col nome di Etica a Forlì. Collabora con alcune testate, è art & copy della Ediflam; per la quale ha fondato ETICA, la redazione presentista; come per La Stanza Rossa edizione Dell'Ortica, Bologna. Fra i suoi più recenti apporti; il progetto/manifesto nazionale: STATE BUONI SE POTETE, in memoria di Filippo Neri, nei 400anni dalla morte per il comitato e l'ente S. Filippo Neri: per l'affermazione d' una ETICA dell' ARTE; il concetto costantemente presente nell'opera e nella vita di un autore più raro che unico, e nella Sua opera/saggio Apporti, FO ETICA, 1989), all'arte come valore ETICO, poiché il degrado che ha portato allo svuotamento dei valori dell'arte è il vano criticismo estetico. L'ARTE è e deve essere ETICA: come filosofia della prassi, del fare, la volontà. Nasce su iniziativa del Taverna, primo firmatario, partito da Forlì il PRIMO MANIFESTO PER UN'ETICA DELL'ARTE in MEMORIA DI FILIPPO NERI; 'State buoni se potete' al quale hanno di già aderito artisti nazionali e non solo (R. Brindisi, F. Pirovano, R. Baldassarre, M. Lodola, V. Valente), alcuni presenti alla Biennale di Venezia. Manifesto che avrà il suo culmine nel continuare il restauro della chiesa forlivese dedicata al santo e che fu realizzata per volontà del padre Fabrizio Dall' Aste e di tutta la città. Ed è proprio a Forlì che diviene: "Il Presentista" per volere dello stesso fondatore del Presentismo il gr. uff. avv. Dor. Annio Ravaglioli, che lo nomina Acc. Filergita (per la Filosofia), e dallo stesso, Taverna viene premiato con targa d'Argento (Rimini), in occasione del Premio Presentista 1993 (investitura del Dor. Silvio Ceccato), col Premio Presentista (ad oggi primo ed unico), per aver artisticamente infuso il Presentismo nella sua pittura. Fondatore della Critetica; “CdTaverna si pone sulla via della forma che non c'è, ma che potrebbe esserci, su di un vissuto come soglia di un'inibizione elementare che egli non riesce mai a superare ma che nel compromesso estetico si manifesta come forma suggerita, musa inquietante di una visione che è illusione, o viaggio nell'illusione”; lo scrive Giorgio Celli (Dor. Presentista 1992, FO), “Un pittore come Taverna esercita l'evasione parziale del veduto senza scegliere mai il pensato, restando, in una zona di intensa interazione dialettica tra l'occhio e la mente”. Dopo agli "apporti" per l'allestimento del "GIARDINO" di Rossi Daniele a Forlì (Carlino Forl“ n.307 12.11.92): “Non avrà messo il cielo in una stanza ma è riuscito quasi a rinchiuderci una città”, il suo impegno lo ha portato a Ravenna dove ha messo a punto (già ultimato), il primo intervento "apporto presentista ambientale", in collaborazione con la Singleton di Bagnara di Romagna, che ha saputo dare forma ai progetti per l'impresa Benini di Savio (RA), quale contemporaneo mecenate, comprende e da modo all'arte ambientale del Taverna di "esprimersi" innovando, intervenendo nell'ambientazione d'un complesso di ville, che ora sono collocate "idealmente" nel cuore storico e formale d'una città come RAVENNA, tra vetrate nelle quali il Taverna ha saputo esprimere la storicità contemporanea di antiche incisioni che hanno come sfondo il cielo ravennate. Per i più curiosi: Nasce ad Alessandria dove espone a Palazzo Guasco ed ha esposto poi a Bologna, Milano, Torino, Venezia, Brindisi, Campione, Bari, New York, Madrid, Basilea, Londra, Forlì, Ravenna ecc. Vive e lavora attualmente in Romagna dove si è trasferito dal 1990, a cura del fondatore, del Presentismo, gran ufficial, avvocato, dor Annio Ravaglioli, viene nominato: unico autore presentista, per aver saputo infondere nella sua opera il Presentismo, con targa d'argento dell'Ente Fiere Rimini; ad oggi unico e rimarrà tale, essendo, il fondatore, non più fra noi. In programma ha: Personale Studio Ariete, Milano, Esposizione internazionale, Bologna e presentazione Art Window Singleton allo Show Rom Sormani, via Montenapoleone, 1, Milano; della illustre poetessa Vittoria Palazzo. Fonda a Forlì: Etica sala centro studi presentista, per la conversione della pubblicità in azioni socialmente e culturalmente utili e non a scopo di lucro ma a scopo umanitario, di salvaguardia dell'ambiente, del patrimonio culturale ed artistico. Inserito nell'archivio nazionale Valori artistici (Artitalia), sue opere sono in permanenza: Artitalia, MI; Club Collezionista, MI; Centro S.Matteo, Genova; Il Patio, Ravenna; APT, Como. Responsabile della Redazione di Forlì della rivista LA STANZA ROSSA è direttore artistico per la Ediflam di Forlì e ideatore ed art director di TEMI organo promosso da P.I.L.E. consorzio nazionale Produttori Italiani Lattoneria Edile.
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