avevo un criceto di nome Rosa
Rosa salta
corre
gira.
muore.
schiaccia foglie e pezzi di mela coi denti
poi tiene tutto stretto in mucose segrete.
La sua gola è un monastero senza realtà,
non emette suoni eppure è incinta.
uno.
due
tre
lo spauracchio è vicino e
azzanna una gengiva
(il sangue arrapa il gatto,
ferocemente avvolto in un maglione di lana
ci ricorda che la castrazione dell'identità
è pari alla forza delle sue unghie,
golose come una donna col cioccolato
ora è quiete,
stanze
fresche
vuote
silenzio.
interrotto dal suono dello sciacquone.
la festa è finita.