Le Costellazioni di Bianco-Valente alla galleria Tiboni di Bologna

 

I corpi celesti e le leggi fisiche che li governano costituiscono l'oggetto d'indagine della ricerca artistica svolta da Giovanna Bianco e Pino Valente. Il duo artistico,  specializzato in installazioni ambientali di notevole impatto emotivo, è protagonista della mostra "Costellazione di me", alla galleria Fabio Tiboni/Sponda di Bologna. Fino al 31 marzo si potranno ammirare installazioni site-specific che avvolgono le pareti e il soffitto della galleria e che recano scritte altrettanto suggestive. I due artisti hanno infatti trascritto le parole adoperate dagli antichi astronomi per descrivere i corpi celesti . Visioni e osservazioni, unite a un'indagine creativa dei meccanismi celesti, per rendere il concetto di percezione e relazione, favorendo lo scambio dinamico di energia tra opera artistica e spettatore. 

Il duo Bianco-Valente, che a Bologna ha realizzato nel 2007 un'installazione ambientale al Museo di Palazzo Poggi, ha scelto la città felsinea come contesto della mostra per un motivo particolare. Fu proprio a Bologna, infatti, che Copernico, - grazie alla collaborazione con l'astronomo ferrarese Domenico Maria Novara -approfondì i suoi studi astronomici. Che l'avrebbero condotto, in seguito alla ripresa di studi sulla filosofia pitagorica, alla formulazione della teoria eliocentrica. "Costellazioni di me" è accompagnata da un poster pieghevole con testo critico di Pietro Gaglianò di cui si riporta un passo: "Attraverso i secoli e le culture la visualizzazione della dimensione in cui avviene la creazione della sfera pubblica risponde sempre all'idea di una superficie che accoglie una rete di passaggi, sia essa l'agorà della civiltà greca o il web: una mappa, una sintesi grafica di uno spazio concreto o virtuale. Giovanna Bianco e Pino Valente sperimentano una possibile interpretazione di questa raffigurazione: le loro Costellazioni danno notizia di qualcosa di già avvenuto (lo scambio di contenuti e contatti tra soggetti diversi e tra loro remoti) e mostrano la trama complessa delle traiettorie lungo le quali questi rapporti e la concatenazione latente tra i diversi interlocutori. Il tutto riscoprendo la dimensione demiurgica e creativa che appartiene a qualsiasi procedimento cartografico: la capacità di descrivere (funzionalmente) un territorio materiale o immateriale, ma anche di inventarlo (proprio secondo il senso che risiede nell'etimologia di questo termine, il latino 'invenire' che si traduce come 'scoprire', 'trovare'). 

 

Bianco-Valente

"Costellazione di me"

Orari: da martedì a sabato ore 14-19

Fabio Tiboni/Sponda

via del Porto 52/a, Bologna

Infotel: 051.6494586; infoweb: www.fabitiboni.it; http://www.bianco-valente.com/

 

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