DANNO D’ IMMAGINE

arte contemporanea, gallerie, mostre, eventi

  DANNO D'IMMAGINE

Qual è l'immagine che prevale all'estero del nostro Paese?

 

È parere comune che l’immagine dell'Italia stia conoscendo, in questi ultimi anni, un degrado terribile. Un declino vertiginoso che mi ha sollecitato a indagare la questione, in termini artistici, attraverso questa mostra.

Nonostante l’esplicita componente sociopolitica, il progetto nasce dall’unione di tre semplici ingredienti: buon senso, responsabilità e dignità. Tali fattori sono stati poi accuratamente e consapevolmente adagiati su uno spesso strato di creatività. Lungi dal voler incentrarsi unicamente su una persona o una situazione, questo progetto intende denunciare un concorso di colpa, di situazioni e di nomi, di cause e conseguenze che si ripercuotono a effetto domino su innumerevoli aspetti sociali: televisione e mediati cita', censura e ‘libertà’’ di stampa, piuttosto che la preoccupante situazione sul piano educativo/culturale...

 

L’arte è un modo per riflettere sull’esistenza ed è anche un modo per creare la realtà, o per meglio dire, di suggerire un diverso punto di vista della stessa, confluendo l’attenzione dell’osservatore su alcuni dettagli, sfumature che nella quotidianità si perdono o vengono travisati. Ritengo che l’arte debba stimolare e condurre il pubblico verso un’osservazione critica e soprattutto costruttiva.

Storicamente, una delle prime funzioni dell’arte è stata quella di essere un potente mezzo comunicativo in grado di trasmettere un messaggio forte e coinvolgente, capace, in fine, di apportare una trasformazione sociale. In sintonia con questo filone d’arte “impegnata”, ancora una volta, con questo progetto, intendo mettere in rilievo una valenza formativa/educativa in grado di trasmettere una reale prospettiva. In questo senso, negli ultimi anni in Italia si stanno alzando diverse voci che rivelano sinergie vivaci e dinamiche che certamente meriterebbero più spazio.

 

Ho chiesto ad artisti italiani residenti in Cina di fornire una suggestione artistica in risposta a questa situazione, tramite un lavoro pensato appositamente per questo progetto. In un secondo momento, ho poi selezionato i lavori di altri artisti che vivono in Italia per avere una testimonianza ‘interna’.

 

 Testo di Cecilia Freschini, Beijing, maggio 2011

 

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