Facciamo un concorso ucronico (?)


 

Avevo provato a organizzare un'antologia, ma è fallita. I motivi sono noti, ma ribadisco una cosa fondamentale: la colpa è principalmente mia. Per non aver saputo gestire con più fermezza tutti coloro che, a lavori appena iniziati, già avanzavano pretese su diritti, contratti editoriali etc etc.

Un'esperienza fallimentare, ma che mi ha insegnato tante cose. Per esempio a non tentare più di realizzare un'antologia :) Non da solo almeno. In Italia c'è già chi se ne occupa benissimo (vedi I Corti dei ragazzi di XII) e malissimo (vedi le varie raccolte di racconti inutili e raffazzonate che di tanto in tanto vanno a ingombrare gli scaffali, come se fosse cacca di piccione).

 

A ogni modo vi avevo promesso qualche altra iniziativa in grado di coinvolgervi. Il concorso steampunk del Duca mi ha messo sulla buona strada. Mi sembra un sistema partecipativo in cui è più facile gestire “l'esuberanza” di taluni potenziali concorrenti, e magari la messa in palio di un premio concreto può incrementare il numero di iscritti.

 

Il punto è che questo concorso io vorrei farlo sull'ucronia. Sul “what if?” Un genere non esattamente di largo consumo, né granché considerato dai colleghi scrittori italiani. Avrei anche già il nome del concorso: Ucronie Impure.

Impure perché lascerei discrezionalmente l'uso dell'elemento cosiddetto fantastico nei racconti. Per capirci: sulla fattispecie della mia saga prometeesca (ucronia + mostri di Frankenstein che combattono nelle file austriache), della saga dell'Invasione di zio Turtledove (ucronia + invasione aliena), oppure di Luxley (dove c'è una buona dose di fantasy). Andrebbe bene perfino lo stile di Watchmen (ucronia, anche se pochi lo dicono, + supereroi). Questo ovviamente oltre a tematiche ben più classiche e puriste (Fatherland docet).

Ci sarebbe anche ampia libertà di spaziare tra i vari periodi storici, magari senza fare i fenomeni e inventarsi ucronie fin troppo improbabili o assurde.

 

Metterei volentieri a disposizione cento piotte (100 euro1) di tasca mia per il vincitore, più un po' di librozzi per i primi classificati, o altri premi da decidere2. I racconti più belli potrebbero diventare un ebook da far girare in Rete, o a qualche editore interessato, ma senza vincoli d'obbligo.

 

La domanda da un trilione di euro, infine: a qualcuno può interessare? Se sì fatemi un fischio (un peto, un rutto...), così butto giù un bando di concorso in tempi brevi. Sennò pace e amen, e questa volta da subito.


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1 Mi rendo conto che si tratta di una cifra irrisoria, ma sarà pur sempre una prova tangibile della vittoria del concorso, qualcosa di rappresentativo ma anche di concreto.

2 Magari cercherò uno sponsor, chissà.

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