Anche Opiemme sarà tra i protagonisti a The Others – con la galleria Zak, di Monteriggioni. Stand B12, dal 9 all’11 novembre.
Così dal testo critico di Nicoletta Betta:
“Ci sono finito, in questa cella, perchè credevo che con la lotta armata avrei ottenuto la pace, per me, per la mia gente. Un vecchio sogno, condiviso da tante ideologie, da tutte le forme di fondamentalismo: quale era la mia? Non importa, non più. Ottenere la pace con la guerra: una pace imposta, ma che a volte è il male minore; una pace fittizia, sotto cui ribollono forze pronte a esplodere.
Dopo tanti anni, ancora non l’ho capito, se per costruire la pace vera si debbano usare anche le armi.
Su un vecchio libro di scuola leggo “L’antifrasi è una figura retorica che consiste nell’affermare una cosa intendendo il suo opposto”: ecco qual è la colpa che sconto, ho disegnato la pace con l’alfabeto della guerra“.
Dopo tanti anni, ancora non l’ho capito, se per costruire la pace vera si debbano usare anche le armi.
Su un vecchio libro di scuola leggo “L’antifrasi è una figura retorica che consiste nell’affermare una cosa intendendo il suo opposto”: ecco qual è la colpa che sconto, ho disegnato la pace con l’alfabeto della guerra“.
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