Continua il mio excursus sui libri misteriosi realmente esistiti, o presunti tali. Questa volta ci occupiamo di un testo che potete acquistare in qualunque negozio specializzato. Ma sarà quello vero?
Finis gloria mundi
Fulcanelli è il misterioso pseudonimo utilizzato da uno dei più noti alchimisti del XX secolo. Famoso eppure sconosciuto, visto che la sua vera identità rimane ancora un segreto. In molti hanno tentato di ricostruirla seguendo indizi e voci di corridoio del mondo dell'esoterismo.
A turno Fulcanelli è stato identificato nelle figure di Jean Julien Champagne, o René Adolphe Schwaller de Lubicz, o Camille Flammarion, o Pierre Dujol o Jules Violle, medico francese. In nessun caso si è giunti a una qualche certezza tanto che, ancora oggi, si può dire che Fulcanelli è un vero mistero.
Due sono le opere che hanno reso celebre l'alchimista misterioso: Il mistero delle cattedrali (1926) e Le dimore filosofali (1931). In entrambi i casi è stato il suo fedele accolito e portavoce, Eugène Canseliet, a presentare i libri al pubblico e persino a curarne le prefazioni.
In queste due opere Fulcanelli parla di filosofia, storia, sapienza naturale e, infine, di alchimia, raccordando tutto quanto in un racconto armonico e affascinante. Per chi non ha alcuna “fede” nel sapere alchemico, Il mistero delle cattedrali rimane comunque un eccelso saggio architettonico, che descrive e parla della Cattedrale di Parigi, quella di Amiens, Bourges, ed infine la croce ciclica di Hendaye, piccola città di frontiera dei paesi baschi, ai piedi dei Pirenei. Ma va da sé che il vero tesoro di queste pagine è la conoscenza ermetica che Fulcanelli cerca di spiegare non solo agli iniziati, bensì anche ai profani. C'è da aggiungere che le edizioni successive, curate da Canseliet furono più prodighe di dettagli e spiegazioni, proprio per rendere agibili i due libri anche a chi non aveva nemmeno mai sentito parlare della Grande Opera Alchemica.
Il mistero delle cattedrali e Le dimore filosofali sono due libri strettamente legati; si potrebbe quasi definire l'uno il seguito ideale dell'altro.
Finis gloria mundi
Un personaggio come Fulcanelli non poteva che far nascere attorno a sé diverse leggende metropolitane. Una delle più interessanti riguarda un suo terzo manoscritto, Finis gloria mundi, su cui però aleggiano ancora molti dubbie e incertezze, anche riguardo alla paternità stessa del libro.
Canseliet afferma che Fulcanelli scrisse il Finis Gloriae Mundi, che fu consegnato al Canseliet stesso per la pubblicazione ma poi ritirato in un secondo tempo. Il titolo di quest'ultimo libro fa riferimento ad un dipinto di Juan Valdés Leal conservato presso la chiesa della Santa Caritad a Siviglia e denominato proprio Finis Gloriae Mundi.
Secondo molti il libro sarebbe un falso, scritto da ignoti per sfruttare la vendibilità legata al nome di Fulcanelli. Secondo altri non venne pubblicato perché spifferava troppo riguardo ai segreti ermetici, facendo tra l'altro i nomi di specifici gruppi di potere intenzionati a governare il mondo della materia attraverso conoscenze alchemiche. Comunque sia, Finis Gloriae Mundi è in qualche modo arrivato comunque alle stampe, anche se con moltissimi anni di ritardo. Senza addentrarci troppo nel linguaggio cifrato tipico di certi ambienti, possiamo riassumere che il messaggio più importante di questo libro riguarda l'affermazione secondo cui i “demiurghi statunitensi” starebbero per imporre il loro dominio sul mondo grazie all'applicazione dei segreti dell'Alchimia. Vi ricordo che siamo nella prima metà degli anni '30, ossia in un periodo in cui gli USA non godevano certo di buona salute economica, né di prospettive guadenti. Dunque l'autore fu un buon profeta.
Non a caso in questo libro Fulcanelli traccia degli inquietanti parallelismi tra l'Alchimia e la fisica nucleare, responsabile di avere messo nelle mani dell'uomo un potere distruttivo illimitato.
Sta di fatto che il Finis Gloriae Mundi è ora acquistabile in qualsiasi libreria specializzata. Certo, non è più attuale come lo sarebbe stato in un'eventuale pubblicazione dell'epoca (parlare ora di energia atomica non desta più grande stupore), né vi è la certezza che sia il vero terzo libro del maestro Fulcanelli. A ciascuno di voi l'ardua sentenza.
La Natura non apre a tutti, indistintamente, la porta del santuario. (da Il mistero delle Cattedrali – Fulcanelli)
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