Il racconto secondo classificato è invece opera di Lady Simmons, a cui vanno comunque i miei più sentiti complimenti per l'ottimo lavoro svolto.
A breve, magari già anche settimana prossima, cercherò di proporvi il secondo miniconcorso della stagione, tempo permettendo. Sperando che le cose vadano alla grande anche questa volta ;-)
E ora vi lascio col racconto vincitore.
Le dimensioni contano (di Massimo Mazzoni)
-Pro…
-Pronto!
Madonna che sonno, ma che ora è?
I led rossi mostrano: 3:00.
-Chi parla?
La linea è disturbata, mi arrivano solo delle sillabe mescolate a scariche elettrostatiche.
-Come?
Questa volta la voce è nitida.
-Sono Marcello, chi parla?
Uno sbadiglio si impadronisce della mia bocca impastata.
-Anche io!
-Cosa?
-Anche io sono Marcello, e sono molto stanco, sono tornato a mezzanotte passata dall’aeroporto e ora vorrei dormire.
-Ti chiami Marcello?
-Sì te l’ho detto ora…bello scherzo, ora riattacco!
-No! Fermo, aspetta un attimo, come hai fatto a chiamarmi?
Mi alzo dal letto e accendo la luce.
-Ascolta, guarda che mi hai chiamato tu e alle tre del mattino!
Controllo sul display arancione del cordless il numero chiamante: sconosciuto.
-No, no tu mi hai chiamato, e come ci sei riuscito?
-Sei scemo? Sei tu che mi hai chiamato! Buona notte!
Mentre allontano la cornetta dall’orecchio per riporla sulla basetta, percepisco in lontananza:
-…è tutto distrutto…i telefoni…smesso di funzionare per primi…
-Cosa è distrutto?
-Quasi tutta la città, Piazza dei Miracoli è un unico cratere!
Adesso sono del tutto sveglio.
-Eh?
-Sono usciti da sotto terra, enormi, neri…hanno sfasciato tutto…ogni passo era un terremoto.
Divento tutto rosso e caldo in faccia.
-Hai rotto con queste stronzate!- scosto la tenda e osservo il lungarno, incorniciato dai lampioni di ghisa – Non è successo niente e Pisa è ancora lì dove è sempre stata!
-Ma… che giorno è?
Vorrei riattaccare, ma non ho più sonno.
-12, no 13 Settembre.
-Che anno?
-Eh?
-Dimmelo!
-2011…
-…
-Ci sei ancora?
-Non è possibile…noi siamo nel 2012!
-Dai continua, voglio vedere dove arrivi.
-Non mi credi vero? Eppure io sono Marcello Morini, vivevo a Pisa e…
-Dove hai trovato il mio nome, su facebook?
-Sembra impossibile, ma da quando ho visto il ponte di mezzo volare nel Tirreno…
-Cosa è impossibile?
-Che io sono te e che tu sei me, solo che io sono un anno avanti.
Mi rimetto a sedere sul letto, la cornetta scivolosa per il sudore.
-Vuoi una prova? Ti fidi solo dei fatti, proprio come me.
Ha ragione.
-Cosa…cosa ho fatto la scorsa settimana?
-A Settembre dell’anno scorso?
-Sì.
-Dunque…sì la seconda di Settembre?
-Sì.
-Allora…
-Buonanotte!
-No! Irlanda! Sei stato con Luisa in Irlanda!
Osservo allarmato la valigia con la fascetta adesiva con scritto:DUB
-Dove?
-A Dublino?
-Lo dovresti sapere sei me, no?
Comincio a credergli.
-Come si chiamava il gestore del pub della prima sera?
-Brian, quello che ci ha rivisto a fine settimana e ci ha chiesto come era andata la vacanza.
Mi rialzo e comincio a girare per la stanza.
-Ci credi ora?
-Sì.
-Sono le 3 del 13 Settembre, vero? Accendi la televisione!
Su Euronews, Cnn e Rainews sempre la stessa ripresa amatoriale del monte Fuji che esplode in una colossale pioggia di magma fosforescente, cenere e polvere grigia.
Negli ultimi istanti del filmato, ripetuto fino all’ossessione su tutti i canali, mi sembra di intravedere un’ombra, grande quanto il vulcano, che si muove all’interno della nube incandescente.