I VENERDI’ DI IMMAGINARIESPLORAZIONI
INCONTRI PUBBLICI APERTI
(a seguire aperitivo di quartiere)

 

VEN 1 LUG – ore 17.00 – via Odazio 7 (Laboratorio di Quartiere – casetta verde)
incontro pubblico con Roberto Malighetti
“Metodologie antropologiche”

VEN 8 LUG – ore 17.00 – via Odazio 7 (Laboratorio di Quartiere – casetta verde)
incontro pubblico con Giancarlo Paba
“Corpi urbani”

VEN 16 SET – ore 17.00 – via Odazio 7 (Laboratorio di Quartiere – casetta verde)
incontro pubblico con Francesco Jodice
“Costruzione e decostruzione della città nell’immagine fotografica”

VEN 30 SET – ore 17.00 – via Odazio 7 (Laboratorio di Quartiere – casetta verde)
incontro pubblico con Marco Scotini in dialogo con Philippe Zourgane e Severine Roussel
“Terrains vagues e usi collettivi dello spazio urbano”

VEN 21 OTT – ore 17.00 – via Odazio 7 (Laboratorio di Quartiere – casetta verde)
incontro pubblico con Eyal Sivan
“Elementi per un approccio documentaristico al cinema”

VEN 4 NOV – ore 17.00 – via Odazio 7 (Laboratorio di Quartiere – casetta verde)
incontro pubblico con Maurizio Buquicchio in dialogo con Federico Rossin
“Cinema d’archivio e archivi del cinema”

 

IL PROGETTO:

Il progetto ‘immaginariesplorazioni’ si propone come un cantiere creativo volto a sviluppare un percorso di sperimentazione artistica audiovisiva con approccio etno-antropologico nella periferia di una grande metropoli contemporanea. L’obiettivo è quello di costruire una piattaforma partecipata che possa configurarsi come un vero gruppo di ricerca misto, impegnato a definire obiettivi teorici e strategie comuni per operare sul campo in un percorso artistico di ricerca-azione non convenzionale. L’intento è quello di intercettare le capacità/propensioni artistiche e tecniche di giovani che sono interessati al campo delle arti visive, per intersecarle e farle convergere con le competenze/conoscenze socio-territoriali di giovani che abitano la periferia ed unirle, in un unico contenitore, con la professionalità di artisti, docenti e ricercatori di esperienza. Verrà dunque costruito un gruppo misto che valorizzi le capacità di ciascuno e riduca le divisioni settoriali e le miopie proprie della iper-specializzazione.