Ho sempre voluto avere una linea mia e nel 2007 ho trovato lo slancio per iniziare. Dopo aver lasciato Valentino per il quale ho lavorato per circa tre anni, ho avuto l'opportunità da AltaRoma di sfilare nel calendario in qualità di nuovo designer, presentando il mio progetto.
Che tipo di difficoltà hai incontrato
Ho sempre affrontato ogni difficoltà col sorriso, umiltà e voglia di fare
Quali sono state invece le soddisfazioni più grandi?
Le soddisfazioni più grandi sono quelle di poter lavorare giorno e notte allo sviluppo di una cosa propria, che ha la tua personalità, il tuo carattere, che dipende da te, dove se commetti errori sei l'unico a pagare ma se vinci, puoi guardarti allo specchio e dire "bravo, ben fatto".
Che tipo di formazione hai?
Provengo dal liceo artistico sperimentale dove ho studiato oltre alle discipline artistiche anche architettura , materia che amo molto e sento mia, e ammetto che mi ha influenzato molto nell'avere una visione tridimensionale delle cose, nel riuscire a vedere i volumi, dandomi un grande rigore, cosa che ancora oggi mi ossessiona (positivamente!)
Ma è grazie all'accademia Koefia, di Roma che ho imparato a vedere la moda in maniera diversa. Mi ha letteralmente insegnato a trasformare le mie idee in abiti, a fare modellazione sul manichino, a drappeggiare i tessuti, a confezionare, ad usare la mia mente e le mie mani non solo per disegnare.
Sicuramente l'esperienza più importante è stata quella a Londra dove ho frequentato il master in fashion design alla Central St Martin, permettendomi di approfondire ancora di più la mia conoscenza della moda in una maniera che solo quella splendida città può fare.
Quali sono le tue più grandi passioni oltre alla moda?
Personalmente ho sempre amato la moda da quando avevo 6 anni, ma l'architettura è la mia seconda passione, oltre alla musica. Da un po' di tempo però ho riscoperto la fotografia, passione che mi è stata tramandata da mia zia.
Che ne pensi dei fashion blog e del cambiamento che stanno apportando al fashion system?
I fashion blogs rappresentano la freschezza, l'immediatezza.
Il Fashion blogger è, secondo me, un appassionato che vuole essere libero di discutere e comunicare la propria passione, fuori dalle dinamiche di mercato. Inoltre se pensiamo che molti giornalisti di moda o fashion editor ora hanno il loro blog, si conferma questa teoria.
Che cosa ha ispirato l'ultima collezione?
Sono partito come faccio sempre sul manichino lavorando sulla silouette, con un abitino a sacchetto che avevo trovato, spillandolo drappeggiandolo e giocandoci per trovare una nuova forma.
Poi guardando tante immagini di Guy Bourdin, sono finito col lavorare sugli chemisier degli anni'70 che erano molto usati sia per il giorno sia per la sera. e infine ho cominciato a disegnare ed elaborare la collezione lavorando con un unico tessuto, il crèpe de chine, in seta.
Parallelamente grazie alla collaborazione con l'artista Svetlana Kuliskova ho elaborato un particolare tessuto accoppiando il crepe de chine e lo chiffon di seta, chiamato ARAKNE NONWOVEN®. Lo sviluppo di questo materiale si basa sulla sua esperienza srtistica ventennale con questo tipo di tecnologia.
E' stato molto stimolante lavorare con lei e non vedo l'ora di farlo ancora .
Questa cosa mi ha ispirato aiutandomi quindi a realizzare dei capi molto interessanti e sicuramente esclusivi, dove il tessuto è diverso in ogni suo centimetro, essendo realizzato interamente a mano.