Anche quest'anno il Delta del Po è invaso dalla creatività under 35: ritorna infatti DeltArte, il festival itinerante d’arte contemporanea, grazie alla vincita del bando Culturalmente 2014 promosso per il terzo anno consecutivo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Voci per la Libertà si riconferma capofila del progetto grazie al sodalizio intrapreso con l'ideatrice e curatrice della manifestazione, Melania Ruggini.
Tante le novità in serbo per i propri visitatori, a partire dalla tematica, dedicata alle “Identità riemerse”. Dopo “luoghi comuni, storie di confine” e “l'energia della creatività” (le tematiche delle precedenti edizioni, n.d.r.) gli artisti selezionati sono invitati a confrontarsi ancora una volta con il territorio, questa volta da una particolare prospettiva: lo studio della componente sociale ed antropologica di riferimento. Per rendere la società ancora più partecipe rispetto alle iniziative artistico-culturali di DeltArte, consapevole delle potenzialità del territorio in dialogo con l'arte contemporanea, gli artisti selezionati si sono ispirati a narrazioni popolari e fonti storiche, chi rendendo omaggio ai mestieri ormai scomparsi, come la lavorazione tessile della canapa (Alessandra Biondi a Porto Viro) quale punto di partenza per riattivare un’economia legata agli artigiani dell’arte ormai in via di estinzione, chi attingendo dalla storia sociale locale per trarre nuovi spunti di riflessione e inedite connessioni (come Emmanuele Panzarini, Joseph Gerard Sabatino, Melinda Sefcic, Caterina Sega). Infatti, uno dei fini più importanti del progetto è la sensibilizzazione sociale, intesa quale presa di coscienza profonda da parte della popolazione e delle istituzioni sulle tematiche culturali di cui l’arte è viatico, attraverso i messaggi che gli artisti elaborano e rivelano al pubblico e alla collettività attraverso le loro installazioni, murales, sculture, opere di land-art, arte pubblica, pittura e fotografia, video-contest.
LA STORIA - Le passate edizioni hanno rappresentato i primi tasselli di un più articolato e graduale progetto volto alla creazione di un museo diffuso sul Parco del Delta del Po della Provincia di Rovigo, di cui esso è espressione con le sue caratteristiche tangibili. Questa idea è stata accolta positivamente non solo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo grazie al bando Culturalmente, ma anche da autorità, istituzioni enti di riferimento locali, associazioni e popolazione, che ora vedono di buon grado tale opportunità, grazie ad un lavoro attento e costante di sensibilizzazione sociale.
LA TEMATICA - Uno dei principali obiettivi del progetto è lo scambio di conoscenze e memorie tra gli abitanti del Delta, in particolare tra gli anziani e le giovani generazioni, attraverso la realizzazione di laboratori, incontri e opere d’arte di vario genere, o come momenti di confronto e relazione tra le diverse generazioni. A questo dato si aggiunge la valorizzazione di un passato sovente non riscontrabile negli archivi o nei testi storici, ma che si scopre esclusivamente attraverso l’ascolto dei racconti e delle persone anziane. Ogni storia è preziosa e importante; compito degli artisti è raccogliere queste vicende e collegarle al presente e alla contemporaneità. Darà voce a queste testimonianze Emmanuele Panzarini nella sua opera di land-art “Lost memories” a Papozze.
Il lento scorrere del tempo che caratterizzava il vivere quotidiano in un’epoca vicina ma allo steso modo lontana, permettevano un continuo ed efficace esercizio della memoria, tale che il presente fosse intriso di passato e il passaggio da una generazione a quella successiva avvenisse gradualmente e in modo naturale, rispettando un prezioso patrimonio di esperienze che spesso diventavano un substrato morale. Con l’avvento della globalizzazione e i ritmi frenetici che essa impone, le testimonianze antropologiche vanno via via scomparendo, dissipate da ansie diverse, inghiottite dai modi voraci con cui si affronta la quotidianità. E di tutta la civiltà del Delta resta una traccia esigua e incerta, perdendone in parte il senso e l’utile insegnamento. A questo vuoto gli artisti di DeltArte sono chiamati a rispondere, mediante un lavoro di ricostruzione sociale e storica, per ricucire la trama del grande racconto che il Delta narra con le sue testimonianze dirette ed indirette. All'esperimento della “Tamisiana Repubblica di Bosgattia” e al suo ardito ideatore, il professore Salvini, sempre Panzarini dedicherà un altro intervento site-specific dal titolo “A utopian idea”, presso l'isola del Balotin. Mediante un’attenta ricognizione sociale, fatta di interviste, confronto con la popolazione, testimonianze e fonti storiche e popolari, l’artista si prenderà il suo spazio e il suo tempo, per dare vita ad opere inedite che parleranno di Identità riemerse. Tornare alle radici significa riscoprire il rapporto che esisteva tra uomo, natura e animali, recuperando un collettivo senso di responsabilità verso l’ambiente e proponendolo come autentico valore per il presente. In questo senso, DeltArte promuove i valori dell’arte pubblica e la sua funzione sociale, secondo una specifica modalità di presentazione e fruizione dell‘arte che entra nel tessuto sociale e nel territorio, in dialogo con la comunità di riferimento.
LE RESIDENZE - Sono il tratto peculiare di questa edizione. Tra gli altri, Lucamaleonte, uno dei migliori street artist attualmente presenti sulla scena nazionale e conosciuto benissimo anche negli USA e in Europa, soggiornerà una settimana a Rosolina Mare, diventata ormai il centro nevralgico nostrano di questa espressione artistica grazie a DeltArte. Per l’occasione Lucamaleonte realizzerà un intervento di riqualificazione urbana che prevede un murales realizzato sui lati di un’ex casermetta dei vigili urbani, ora dismessa e fatiscente, che si trasformerà in un centro dedicato all’arte contemporanea nel pieno centro della città balneare. Si è scelto poi di invitare un artista di fama internazionale residente negli Stati Uniti, Joseph Gerard Sabatino in seguito al riscontro di numerose analogie tra i luoghi abitati dall’artista e quelli del Delta del Po in relazione a paesaggio, ambiente, storia e ai “mestieri”. Al termine della sua residenza a Taglio di Po, Joseph realizzerà un'installazione di grandi dimensioni nel Museo di Ca’ Vendramin per ricordare la bonifica e una serie di laboratori didattici con la realizzazione di una scultura collettiva, con l'aiuto degli alunni, presso le scuole medie della città. Una giovane promessa della pittura croata, Melinda Sefcic, vivrà 15 giorni a Loreo e realizzerà laboratori didattici con gli alunni nonché un grande intervento si street art sulla rotonda della strada provinciale che collega la città al mare. Sempre tra gli artisti under 35 selezionati Caterina Sega, Alessandro Bellini, Emmanuele Panzarini, Francesco Mancin, Alessandra Biondi, Matteo Sauli dialogheranno rispettivamente con i luoghi e la società di Santa Maria in Punta e San Basilio, Corbola, l’Isola del Balotin, Oasi di Panarella a Papozze, Porto Viro ed Adria.
I CONCERTI - Non potevano mancare ovviamente i concerti dal vivo, specialità dell'Associazione Voci per la Libertà, che ha selezionato artisti del calibro di Anna Luppi, Mud, Marmaja, oltre a The Drop Dj e al Quartetto d'archi Buzzolla.
IL PERCORSO ITINERANTE – E’ uno dei punti forza del progetto, permettendo al visitatore di vivere un insieme di esperienze sensoriali e culturali sempre differenti, godendo allo stesso tempo delle particolarità ambientali dei luoghi. DeltArte si propone al pubblico, generico e specialistico, quale esposizione qualificata di opere d’arte, ma anche e soprattutto quale processo creativo in itinere, da vivere e attraversare in prima persona durante le giornate del festival. Un articolato percorso tra le terre, le acque, gli scanni, le oasi, le golene, le isole, i musei, le idrovore di Adria, Ariano nel Polesine e Santa Maria in Punta, Corbola e l'isola del Balotin, Loreo, Porto Viro, Rosolina Mare, Taglio di Po, Papozze, rivelerà ai visitatori della terza edizione del festival le vitali connessioni e le potenzialità del connubio arte/società/ambiente, all’insegna di un'ulteriore sensibilizzazione volta alla consapevolezza della varietà tipologiche che tale contesto può offrire sia agli artisti che al pubblico.
IL CATALOGO - Altra novità importante della III edizione è la creazione del catalogo del festival, DeltArte si racconta, che sarà presentato ufficialmente al pubblico il 26 settembre 2015, come evento di chiusura. Il catalogo sarà la testimonianza tangibile dei progetti e degli artisti partecipanti non solo alla III edizione ma anche alle precedenti, nonché l’elemento ideale per una divulgazione più capillare delle attività del festival.
DELTARTE è visitabile dal 24 aprile al 29 settembre 2015
Tutti gli ingressi alle inaugurazioni del festival sono gratuiti
Inaugurazione: venerdì 24 aprile ore 19.00
Sede: Sede comunale, sala lettura (II piano) – Porto Viro (Rovigo), Piazza della Repubblica n. 23 - tel. 0426.321814
Periodo: 27 aprile – 12 giugno 2015
Orari: dal lunedì al venerdì
Sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Sabato pomeriggio e festivi chiuso al pubblico
Ingresso: gratuito
Web: www.deltarte.com - info@deltarte.com;
Mobile: 349 2595271
Segreteria organizzativa
Via Paganini 16 – Villadose (RO)
Web: www.vociperlaliberta.it – info@vociperlaliberta.it
Si ringraziano: Regione Veneto, Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, Provincia di Rovigo, Comune di: Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po; Amnesty International, FAI, I Druidi, Terrà e Libertà, WWF Rovigo, Fondazione Ca’ Vendramin, Museo Archeologico Nazionale di Adria, Azienda agricola La Galassa, Risicoltori Polesani Soc. Consortile di produttori del Delta, Fotoclub di Adria, Tenuta Ca’ Zen, Studioartax, Artribune, REM, ViaVai.